"Fenati mi ha affiancato in rettilineo e con la sua mano sinistra ha tirato la mia leva del freno anteriore, viaggiavo a 217 chilometri orari, mi ha toccato con una pressione sulla leva di 20 bar e, considerata la pressione media espressa a Misano - 9 bar - la sua è stata più del doppio. Come ho fatto a non cadere? Avevo già visto la sua intenzione di questo gesto: quando Fenati mi ha affiancato, avevo notato che aveva tolto la mano dalla manopola della moto e, infatti, il nostro è stato un contatto veloce. Insomma, come ho fatto a rimanere in piedi, non lo so". Stefano Manzi, intervistato dal sito Gpone.com, racconta così quanto accaduto in pista a Misano. E dalle sue parole traspare chiaramente lo spavento.
Così come la rabbia e la volontà di non perdonare il rivale: "Non mi sembra giusta la decisione: un gesto del genere non deve mai essere commesso e nemmeno deve essere pensato; questa mossa è pericolosa e mette a severo rischio la vita degli altri piloti. Il suo è stato un gesto molto pericoloso, anti sportivo, che non ci si aspetterebbe da nessuno. Inoltre, nella curva dopo sono caduto, Romano ha rallentato ed ha esultato, non so per quale motivo lo abbia fatto. Perdonabile? No. Guardate, si fatica a perdonare una sportellata, figuriamoci un gesto del genere, nel quale un avversario provi ad ammazzare un rivale ad oltre 200 all’ora, tirandogli la leva del freno, non è un gesto perdonabile. Inoltre, la caduta arrivata dopo il nostro contatto è causata dalla scarsa concentrazione che mi era rimasta, sempre a causa del contatto precedente. Io con Romano ho chiuso".
"C'è stato un primo contatto in cui mi ha portato fuori pista. Manzi era davanti a me, poi l'ho superato. Dopo avermi superato, mi ha rallentato portandomi fuori pista per la seconda volta". Così Romano Fenati prova a spiegare il folle gesto nel Gran Premio della Moto2 a Misano. Parlando a Movistar Tv, come riportato dal sito Gpone.com, il pilota marchigiano ha aggiunto: "Non dico che questa sia una giustificazione, ma credo che questo debba essere considerato perché i piloti che corrono senza preoccuparsi degli altri, rovinano le gare degli altri e questo non è giusto". "La mia reazione non è stata una bella mossa, è stato un gesto pericoloso per me e per lui - ha proseguito -. Non voglio giustificarla, ma vorrei che fosse vista in prospettiva". "Mi hanno sanzionato per due gare, ma penso che dovrebbe essere penalizzato anche qualcun altro. La sanzione è contestabile, ma non mi interessa farlo. Sono sempre gli stessi piloti a fare certe cose, e questo dovrebbe essere sistemato", ha concluso Fenati.
"Credo che Fenati non debba più salire su una moto". E' questa la dura posizione espressa da Cal Crutchlow sul folle gesto in corsa di Romano Fenati nel GP di Moto2 a Misano. "Penso che il suo team avrebbe dovuto cacciarlo via a calci - ha aggiunto il pilota della Honda -. Merita di essere espulso". "Rischiamo già la nostra vita abbastanza, non c'è bisogno di questi gesti - ha concluso -. Certo, prima c'era stato un contatto, ma nelle corse succede sempre e questo non lo giustifica".