Caso Fenati, Crutchlow duro: "Non deve più correre"

Valentino Rossi: "Romano è una sconfitta personale"

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Dure, durissime, le reazioni del paddock MotoGP al gesto inqualificabile di Romano Fenati a Misano. Cal Crutchlow è stato il primo a schierarsi contro il pilota italiano: "Penso che Romano non dovrebbe più correre in moto. Una volta tornato nel box, la squadra avrebbe dovuto dargli un calcio. Non puoi fare una cosa del genere ad un altro pilota. Noi rischiamo le nostre vite abbastanza già così anche senza che qualche altro pilota si metta a tirarti i freni".

Gli hanno fatto eco gli altri piloti. Per Valentino Rossi c'è anche il fattore emotivo: "Credo che lo stop di due Gran Premi sia giusto. Anche noi abbiamo puntato molto su di lui in passato con l'Academy, ma non siamo riusciti a gestirlo, e per noi è stata una sconfitta. Mi dispiace per quello che abbiamo visto oggi, è stato un gesto davvero brutto".

Lo stop di due gare inflitto dalla direzione gara sembra anche un provvedimento leggero, parere anche di Marc Marquez: "La Direzione Gara deve decidere ed ha bisogno di comprendere perfettamente la situazione. Dovrebbero penalizzarlo in modo che non venga mai l’idea a qualcun altro di fare una cosa simile, qualcosa che gli faccia capire che ‘hey, se fai una cosa del genere non correrai’. Per me ha spento il cervello. Toccare il freno di un altro pilota a più di duecento all’ora merita sicuramente una sanzione esemplare. Fargli saltare solo due gare mi sembra poco, ma almeno è qualcosa".

Condanna anche da parte di Dovizioso: "Penso che ciò che ha fatto sia davvero pessimo, e che la bandiera nera sia del tutto normale. Non puoi fare una cosa del genere in nessun caso”.

La leggenda Kevin Schwantz si è allineata al pensiero di Crutchlow. "Non dovrebbero mai più far correre Fenati dopo un gesto del genere".

Nessuna presa di posizione del Team Snipers che fa correre Fenati in Moto2: "D’accordo. È imperdonabile. Un fallo da reazione grave, in mondovisione. Chiaro che, se è stato punito anche Manzi, un motivo ci sarà ma non è questa una giustificazione. Il team si dissocia da quanto espresso oggi dal suo pilota Moto2 e si scusa con il mondo dello sport per il pessimo esempio, con gli sponsor per l’immagine data, con i tifosi tutti per la delusione". Molti si aspettavano un licenziamento: "A chi ci chiede che decisioni prenderemo, rispondiamo che non si devono mai prendere a caldo per subirne le conseguenze dopo. Intanto prendiamo atto della squalifica, per due gare, del nostro rider. Noi l’abbiamo controfirmata immediatamente. Ringraziamo la Direzione gara per il tatto e la professionalità con la quale ha affrontato la situazione".

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