Sono e saranno ancora giorni ad alta tensione per Romano Fenati. Dopo il putiferio scatenato dal suo gesto a Misano, il pilota di Moto2 è atteso dai massimi vertici del motociclismo nazionale e internazionale. Venerdì, in particolare, dovrà presentarsi a Roma davanti al Tribunale della Federazione italiana per un'audizione (dove potrà essere accompagnato da un legale) che sa tanto di interrogatorio pre-cacciata definitiva dalle piste.
Fenati sarà chiamato a spiegare perché si è comportato in quel modo e dovrà provare a convincere i giudici e il Procuratore, che si è trattato di un colpo di testa che non si ripeterà. Non sarà facile, anche perché il passato non gioca a suo favore. Il rischio è che Fenati venga radiato (lo prevede il regolamento sportivo) e debba smettere con le corse non per sua volontà.
Il vice campione in carica della Moto3, poi, è atteso anche a Mies, in Svizzera. Qui sarà ascoltato dal presidente della Federazione internazionale, il venezuelano Vito Ippolito. Il numero uno delle due ruote ha deciso di aspettare qualche giorno prima di scendere in campo, per prendere "il tempo necessario per riflettere serenamente sull'incidente, che ha suscitato forti emozioni in tutto il mondo del motociclismo e non solo". Si vuole "discutere la situazione con lui prima di intraprendere qualsiasi azione che la FIM possa ritenere appropriata". Insomma, ci vorrà ancora del tempo per arrivare alla parola fine e a una sentenza definitiva da parte degli organismi sportivi.