Empoli, la rivincita di Terracciano: "Serate così nemmeno te le immagini"

Il portiere che ha fermato il Milan: "L'ultima parata su Suso è stata la più difficile, avevo tanti uomini davanti". Eppure l'anno scorso...

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Se l'Empoli non ha perso contro il Milan lo deve in gran parte alle sue parate. Eppure Pietro Terracciano da San Felice a Cancello, provincia di Caserta, l'anno scorso in Serie B faceva la riserva di Ivan Provedel e soprattutto, dopo l'infortunio di questo, di Gabriel. Un paradosso: l'eroe del Castellani sarebbe stato considerato, di fatto, il sesto portiere dei rossoneri dopo i fratelli Donnarumma, Reina, Plizzari e lo stesso Gabriel.

Lui che a 28 ha all'attivo solo 8 presenze in Serie A, cioè le 6 di questo inizio anno e 2 nella stagione 2011-2012 con il Catania, la prima contro il Cagliari in cui subì 3 reti. Poi sempre la B, dove è stato titolare solo alla Salernitana, e il trasferimento in Toscana l'anno scorso. Fino alla promozione matematica dell'Empoli non era entrato in campo neanche un minuto, facendo appunto la riserva a Provedel fino a gennaio e a Gabriel: ha giocato solo tre partite, ma sufficienti per convincere Aurelio Andreazzoli a farlo giocare anche nel massimo campionato.

Qualche buona parata nelle prime 5 giornate come quella sulla punizione di Lykogiannis al ritorno in A a fine gara proprio contro il Cagliari, poi il capolavoro che fermato il Milan, vissuto in modo umile mettendo il gruppo al primo posto: "Sono sensazioni positive, perché so benissimo di aver dato una mano alla mia squadra. Quello è il mio lavoro, serate così nemmeno te le immagini. Siamo riusciti a tirare fuori una prestazione da squadra tosta che voleva raccogliere punti contro una grande squadra. Giocando contro grandi squadre devi tenere la partita viva fino alla fine. Il merito è stato che ci abbiamo creduto e siamo stati maturi in certi momenti della partita. Sapevamo che per riuscire a raccogliere punti dovevamo fare una prestazione di carattere oltre che di bel gioco", ha detto.

Ha subito gol solo per la deviazione di Capezzi sul sinistro in controbalzo di Biglia che, altrimenti, sarebbe finito fuori dallo specchio della porta. Il doppio intervento su Bonaventura e Kessié per rispondere dopo neanche 30 secondi a quello di Donnarumma su Caputo è stato solo l'antipasto: sul calcio d'angolo seguente ha fermato ancora il colpo di testa di Bonaventura e a fine primo tempo è volato sul sinistro di Suso. E da lì in poi diventa il peggior incubo dello spagnolo, che ci prova altre tre volte, sempre con la stessa sequenza: tiro e parata miracolosa. L'ultima in particolare "è stata molto difficile perché non ho visto partire la palla. È stata la più difficile, perché avevo tanti uomini davanti a me".

Una notte che farà lievitare il prezzo del suo cartellino (valore attuale 250mila euro) e che lo ripaga della gavetta fatta nelle categorie inferiori con le maglie di Avellino, Nocerina e Milazzo, ma soprattutto della lesione all'adduttore subito dopo l'infortunio di Provedel, che ha costretto l'Empoli a prendere in prestito Gabriel a gennaio. Ieri sfortunato e sconosciuto, oggi incubo dei tifosi milanisti, ma i 90' di celebrità Pietro se li è meritati tutti.

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