Festa doveva essere e festa è stata per Jonathan Rea. A Magny-Cours, terzultimo atto del Mondiale Superbike, il nordirlandese della Kawasaki ha festeggiato il quarto titolo iridato consecutivo, vincendo da dominatore gara-1. A suggellare un trionfo annunciato da tempo è arrivata anche l'aritmetica, visto che Rea è diventato irraggiungibile per tutti. A partire da Davies, quinto alle spalle anche di Sykes, Fores e Savadori. Sesto Melandri.
Un dominio mai visto quello di Rea, almeno tra le derivate di serie, arrivato al termine di una stagione che ha ben presto lasciato pochi dubbi su chi si sarebbe laureato numero 1. La gara francese è stata un chiaro esempio di come si è svolto questo campionato 2018, con dodici centri di manche finora. Rea è rimasto alle spalle del poleman Tom Sykes per una manciata di chilometri e poi ha preso il largo. Poi è stata una cavalcata facile facile verso un traguardo che aveva un sapore dolcissimo. Anche per un "cannibale" come lui abituato a vincere.
Agli altri non è rimasto che darsi battaglia per il secondo posto, anche se Sykes non ha fatto troppa fatica a tenere a bada Ducati e Aprilia. Xavi Fores e Lorenzo Savadori hanno tenuto alta la bandiera italiana in un sabato in cui le Panigale ufficiali non sono mai state realmente protagoniste. Chaz Davies si è difeso sfiorando il podio, mentre Marco Melandri ha pagato i tanti problemi avuti in prova con un piazzamento incolore nonostante una bella rimonta.
Gara rovinata da una caduta per Alex Lowes, ripartito dopo aver visto sfumare un possibile podio, e Michael Ruben Rinaldi, che stava battagliando con Davies ed è finito a terra a causa di una rottura meccanica.