PREMIER LEAGUE

Premier League: City facile sull’Arsenal, Mou vince nel recupero

Guardiola va sul 3-0 già nel primo tempo all’Emirates, il Tottenham batte 2-1 al 91’ il Wolverhampton, United salvato sull’1-1 dal 2001 Greenwood

@Getty Images
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Dopo il ko nel derby riparte il Manchester City che passeggia 3-0 con l’Arsenal, risultato già acquisito nel primo tempo con doppio De Bruyne e Sterling. Continua a risalire il Tottenham grazie alla vittoria 2-1 sul Wolverhampton. Sblocca Lucas Moura, pareggia Traore, decide Vertonghen al 91’. Rallenta invece il Manchester United che fa 1-1 con l’Everton: autogol di Lindelof, poi il sinistro dal limite del 2001 Greenwood.

ARSENAL-MANCHESTER CITY 0-3
Arsenal che sembra poter mettere in difficoltà la squadra di Guardiola quando dopo 35 secondi Ederson deve salvare in uscita su una scorribanda offensiva di Martinelli. Il City però capisce subito quello che deve fare e affonda con il palleggio in uscita negli spazi lasciati dalla pressione dei Gunners, saltata costantemente dalle geometrie della squadra di Guardiola. Il primo tempo diventa così il regno incontrastato di Kevin De Bruyne, semplicemente dominante a livello tecnico su una sfida già chiusa di fatto dopo i primi 45 minuti di gioco. Il belga inizia dopo 90 secondi quando raccoglie un cross arretrato e di prima con il destro scaraventa sotto la traversa per il vantaggio. Al 15’, invece, è lui a servire l’assist per il tocco troppo facile di Sterling, prima di rimettersi in proprio al 40’, quando riceve palla tra le linee, punta dritto la porta e con il sinistro dal limite fredda Leno. Potrebbero essere già quattro i gol da recuperare per il City se non fosse per uno splendido volo di Leno a deviare il pallone sul palo su un’altra conclusione fantastica di De Bruyne. Anche a inizio ripresa l’Arsenal ha un sussulto, con l’avvitamento di testa di Aubameyang che non finisce fuori di molto, ma è un episodio isolato nella sua pericolosità. Anzi, ancora Leno deve salvare su Gabriel Jesus, prima che il City inserisca la modalità controllo fino al fischio finale. 

MANCHESTER UNITED-EVERTON 1-1
Duncan Ferguson non ha paura di prendere anche decisioni in apparenza inaspettate per arrivare a conquistare punti importanti per il suo Everton: come quando nel finale della sfida di Old Trafford toglie Kean meno di 20 minuti dopo averlo inserito dalla panchina. L’ex Juventus prende direttamente la via degli spogliatoi e conferma i suoi primi mesi molto complicati in Premier League. Difficile è anche la gara per il Manchester United, nonostante nel primo tempo le occasioni non manchino. Manca invece concretezza perché in serie Lingard, James e Rashford non trovano la rete. Quello che riesce al 36’ a Lindelof che però non è reattivo su un angolo dell’Everton dopo un’uscita a vuoto di De Gea e fa rotolare nella propria porta il vantaggio dei Toffees. Il secondo tempo è un lungo sforzo del Manchester United alla ricerca del pari, Pickford respinge un tentativo di Shaw e controlla una conclusione di James, prima di tirare un sospiro di sollievo sul sinistro in area di Lindelof appena alto. Nulla può invece al 77’ sul sinistro tagliente dal limite dell’area del 2001 Greenwood, entrato nel corso della ripresa, che infila all’angolino la rete del pareggio finale.

WOLVERHAMPTON-TOTTENHAM 1-2
Seconda vittoria consecutiva per il Tottenham, un successo importante per proseguire nel percorso di risalita in classifica. La gara contro i Wolves sembra mettersi subito bene perché al 7’ Lucas Moura trova una grande traiettoria per il gol del vantaggio. La reazione dei padroni di casa non tarda ad arrivare e si concretizza nel tentativo di Raul Jimenez, mentre è sfortunato Dier quando trova solo il palo nel finale di primo tempo. Secondo tempo che si accende quando al 67’ Traore da lontano trova la traiettoria giusta per il pareggio del Wolverhampton che nel finale si rammarica per l’occasione fallita da Diogo Jota. Rammarico che diventa delusione profonda quando al 91’ il Tottenham passa di nuovo in vantaggio con il colpo di testa vincente di Vertonghen che pesca l’angolino basso senza staccare i piedi da terra.