La Juventus si prepara all'assemblea degli azionisti del 25 ottobre pubblicando la relazione finanziaria annuale al 30 giugno 2018 con una lettera di accompagnamento di Andrea Agnelli che fa il punto sulla situazione del club e indica gli obiettivi futuri: "I prossimi sei anni saranno cruciali sia per noi che per il calcio italiano. Dobbiamo rimanere tra i club più importanti al mondo per risultati e sviluppo commerciale".
Il numero uno della Juve, nel sottoporre il progetto di bilancio agli azionisti, prima ricorda il ciclo 2010-2018: "ha portato 14 trofei tra cui sette scudetti consecutivi, record che solo noi possiamo battere cercando di conquistare l'ottavo, e quattro coppe Italia consecutive, altro primato difficile da battere" e poi, introducendo l'argomento europeo: "abbiamo sfiorato la Champions League con due finali negli ultimi anni contro concorrenti calcisticamente alla nostra portata. Abbiamo capito quanto i minimi dettagli e un po' di casualità siano determinanti".
Agnelli passa quindi alla parte squisitamente economica: "Per il secondo anno consecutivo siamo oltre i 400 milioni di euro di fatturato, garantendo alla Juventus un posizionamento nella prima fascia tra le società calcistiche mondiali. Un risultati conseguito grazie a due componenti fondamentali: i ricavi provenienti dalla Champions e lo sviluppo commerciale". C'è un ma: "Dopo 4 anni di utile operativo e tre di risultato d’esercizio positivo, però, la Juventus nella stagione 2017/2018 espone una leggera perdita operativa, aggravata poi, a livello di risultato d’esercizio, dal pagamento degli interessi e dell’Irap, che rimane un’anomalia italiana, fortemente penalizzante per il comparto calcistico".
Si passa alle strategie future: "L’evoluzione del calcio professionistico di alto livello una polarizzazione tra i club. Sono pochissimi quelli in grado di competere per vincere in ogni competizione. La Juventus è oggi tra i club più importanti nel mondo e dovrà strenuamente impegnarsi per rimanere in questa ristretta cerchia, i prossimi sei anni saranno cruciali sia per noi che per il calcio italiano (dal 2024 saranno ridiscussi i calendari internazionali e il format delle competizioni, ndr)".
Infine, punto di osservazione sulla situazione italiana: "Stentiamo a colmare il gap con i campionati esteri ma ci sono alcuni segnali di rinnovamento. La Lega Serie A ha una governance, la Federazione - pur commissariata - ha ottenuto qualche risultato: le seconde squadre in serie C, che noi con l'Under 23 abbiamo abbracciato, e lo spazio per il calcio femminile aumenta, la Juventus Women al primo anno ha vinto lo scudetto. Serviranno altre riforme ma il cammino è iniziato. Fino alla fine".