Gp Giappone: Ferrari, una strategia grottesca

A Suzuka un campionario di orrori degno della tempesta perfetta. E i risultati...

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Davanti continua a volare Lewis Hamilton che a Suzuka mette il timbro sulla pole numero 80, portandosi in scia la macchina gemella. Poi ti aspetteresti una seconda fila dalla tinta rossa. Invece no. Ai box Ferrari riescono a sbagliare l’impossibile con una strategia in qualifica oltre il limite del grottesco. Un campionario di orrori degno della tempesta perfetta, come se al muretto avessero avuto ragazzini messi lì per fare apprendistato. I risultati sono ovviamente drammatici. Raikkonen quarto, Vettel addirittura nono (poi ottavo per la penalità a Ocon).

Una classifica che sottolinea il crollo verticale della squadra che ha perso punti preziosi - e quindi il Mondiale - quando poteva contare sulla superiorità tecnica nei confronti della Mercedes. Quando gli uomini in grigio hanno fatto un passo in avanti, da Monza in poi, alla Ferrari pare abbiano perso completamente la lucidità necessaria per gestire con un minimo di dignità la sconfitta. Uno scenario triste per i milioni di tifosi della rossa che quest’anno sognavano il titolo è si ritrovano invece con un gruppo allo sbando.

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