La vocazione di giramondo non va mai in archivio, la certezza di poter diventare un grande allenatore nemmeno. Così come in fondo a quella valigia sempre pronta a essere fatta e disfatta c’è anche il sogno straconfessato di sedersi un giorno sulla panchina dell’Inter. In fondo anche Spalletti è passato da quei colori, sia pure tanto tempo fa. Sì, perché Walter Zenga riparte dal Venezia e riparte con tutto l’entusiasmo di questo mondo.
Che sia Serie B per lui è un particolare secondario. La sfide sono sfide, a tutti i livelli. Ci ha messo anima e cervello al cento per cento quando ha cominciato negli Stati Uniti, quando è stato chiamato da squadre con un grande passato come la Stella Rossa o la Steaua Bucarest, si è messo in discussione quando gli hanno chiesto – in corsa – di provare a dare continuità ai miracoli di Davide Nicola. Quelle lacrime di Crotone alla fine della passata stagione non erano teatrali. Erano le lacrime vere e sincere di uno che ci mette sempre la faccia e non solo quella. E che ora vorrebbe regalare qualcosa di grande come un altro idolo lagunare targato Inter. Quel Chino Recoba che fu protagonista della più incredibile salvezza della storia veneziana.