Ciclismo, Giro di Lombardia: Pinot stacca Nibali e trionfa

Momento d'oro per il francesce che stacca lo Squalo a 13km dal traguardo e va a vincere in solitaria a Como

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Thibaut Pinot ha vinto il Giro di Lombardia 2018. Il francese della Fdj ha sfruttato una crisi di Vincenzo Nibali a 13km dall'arrivo per giungere in solitaria sul traguardo di Como. Peccato per lo Squalo di Messina, in grande ripresa dopo l'infortunio, che ha animato la gara scattando sul Muro di Sormano quando mancavano ancora 50km. Nulla da fare per il campione del mondo Valverde che non ha mai lottato per la vittoria.

Gara durissima fin dall’inizio, velocità sostenute dai primi chilometri. La prima fuga dopo circa 29 km, quando vanno via in otto: Marcato, Ballerini, Orsini, Tonelli, Senechal, Bonnamour, Restrepo e Storer. Vantaggio massimo della fuga che giunge fino ai 6 minuti, quindi il forcing di Movistar e Groupama-Fdj ricuce lo strappo, poco prima dell’attacco del muro di Sormano. Il primo a muoversi tra i big è Roglic, rispondono immediatamente Nibali e Pinot. Ai tre si unisce Bernal, in quattro vanno via con Valverde che accusa un po’ di ritardo, dimostrando di non essere in una delle sue giornate migliori. Ai -17, sulle prime rampe del Civiglio, restano davanti i soli Nibali e Pinot, Roglic e Bernal perdono terreno mentre Valverde, giunto ormai a più di un minuto di ritardo, molla il colpo definitivamente.

Ai -14, poco prima dello scollinamento della penultima asperità di giornata, un fin lì sontuoso Nibali cede improvvisamente, Pinot se ne accorge immediatamente e al terzo tentativo trova l’allungo decisivo. Lo Squalo prova a resistere ma va in chiaro debito d’ossigeno e perde qualcosa anche nella successiva discesa e nei chilometri seguenti. Sul monte Olimpino, Nibali viene quindi ripreso dai compagni di squadra della Bahrain-Merida Izaguirre e Pozzovivo, da Majka, Martin, Uran, Wellens e Teuns, ma non intende arrendersi e di rabbia, di orgoglio, va a prendersi il secondo posto allungano subito sugli inseguitori che lo avevano appena ripreso. Davanti, Pinot vince con merito, portando la Francia a vincere di nuovo il Lombardia dopo il successo di Laurent Jalabert nel 1997.

"Ci speravo, il secondo posto per me e' un po' una sconfitta. Ma ero al lumicino dopo una fuga così da lontano in una corsa molto tirata". Vincenzo Nibali commenta così il secondo posto nel Giro di Lombardia dietro a Thibaut Pinot. "Lui aveva la condizione migliore, ha anche vinto la Milano-Torino - ha proseguito il capitano della Bahrain-Merida - Ha avuto una crescita differente. Per la vittoria avevo battezzato lui e Valverde, non ha deluso le aspettative". Il corridore siciliano ha ottenuto un piazzamento importante a tre mesi dal ritiro forzato dal Tour de France. "Cercavo anche io un po' di riscatto dopo aver inseguito tanto in questa stagione e aver ricevuto anche qualche critica gratuita da chi magari non segue così bene il ciclismo - ha ammesso -  difficile potersi rilanciare e tornare ad alti livelli, oggi questo secondo posto mi ha dato tanto. La Vuelta è stata la corsa a tappe più difficile che ho corso da professionista, ci sono arrivato con dei problemi e fuori condizione".

Il prossimo anno Nibali potrebbe tornare a correre il Giro d'Italia. "È molto interessante, Vegni mi ha lanciato qualche frecciatina - ha raccontato - Sappiamo già com'è la partenza, quest'anno ho saltato il Giro per puntare un po' di più sul Tour, scopriremo le carte pian piano. Per me significa sempre qualcosa in più perché e' la corsa che mi ha lanciato in Italia, l'ho vinta due volte. Ci sono molto legato ed è normale che possa scegliere di venire al Giro, ma a questo voglio pensarci più avanti". Discorso simile riguardo il proprio futuro, dato che il prossimo anno il corridore della Bahrain-Merida andrà in scadenza. "Non è il momento di parlarne, ora arriva l'inverno e si mettono testa e gambe a riposo, la prossima stagione sarà molto importante per me - ha concluso - Ci può anche essere l'opportunità di continuare, poi è chiaro che possano arrivare offerte".

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