Genoa, Preziosi: "Ho scoperto Piatek a Ibiza"

Il presidente rossoblù: "Lo so già, ce lo porteranno via: ma il prezzo lo faccio io"

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Genoa-Piatek, un amore nato a... Ibiza. È proprio alle Baleari, nella sua bella casa, dove il presidente Enrico Preziosi ha scoperto l'attaccante rivelazione del momento: "Era fine maggio: io, la tv e nessun altro. Ho un modo di valutare i giocatori tutto mio, devo essere da solo, senza condizionamenti e guardare una partita intera: non ricordo Cracovia contro chi... Ho chiamato subito Perinetti dicendo di chiudere l'affare".

A La Gazzetta dello Sport il numero uno del Grifone ha ricostruito quei giorni caldi: "La segnalazione fu di un procuratore amico, Gabriele Giuffrida. Solita trafila: highlights - ma lì sono tutti fenomeni, li scorro appena - un link di Wyscout e poi, visto che un giocatore da prendere lo devi studiare e non solo guardare, una partita intera". E la prima impressione fu azzeccatta: "Ho visto un attaccante che aveva tutto: destro, sinistro, colpo di testa, cattiveria. E che era sempre dove arrivava la palla. Sempre". Bastò poco: "Mi alzai dal divano. Telefonai a Giuffrida - "Lo prendo" - e a Giorgio Perinetti: "Bisogna incontrare il Cracovia, subito". Il giorno dopo era tutto fatto. Io sono così, un ansioso: una scelta la azzescco o la sbaglio, ma non mi piace aspettare. Ci sono giocatori che vedi e rivedi: con Piatek non c'era niente da aspettare".

Ora Piatek è l'uomo più richiesto sul mercato: "Sono assediato, ma ribadisco: non andrà via a gennaio perché Piatek è essenziale per il Genoa e io devo pensare al Genoa. Poi, non prendiamoci in giro, lo so che lo porteranno via perché è stratosferico e gli moltiplicheranno l'ingaggio per dieci: ci guadagnerà lui, ci guadagnerà il Genoa e noi punteremo su Favilli". Il prezzo da pagare sarà altissimo: "Nessuna clausola, il prezzo lo faccio io: chi vorrà Piateke dovrà essere serio e parlare con me, il resto lo considererò malcostume".


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