Il successo di Panini fa gola oltreoceano e le figurine potrebbero cambiare proprietà ed uscire dall'Italia: secondo Il Sole 24 Ore, l'adSallustro avrebbe dato mandato di sottoporre il dossier di vendita - per un cifra superiore al miliardo di dollari - a possibili acquirenti americani. Dal 1961 ad oggi le "figu" sono andate oltre il calcio abbracciando altri sport e producono un fatturato di oltre 500 milioni di euro (nel 2017) che sale a 800 negli anni di Europei/Mondiali. Da Panini nessuna conferma né smentita: "No comment".
Negli ultimi mesi si sono rincorse voci su possibili modifiche del pacchetto azionario, a marzo si era parlato di trattative della società cinese Nou Capital per il 4% mentre in passato si era fatta l'ipotesi della fusione con il gruppo newyorkese The Topps Company, e la valutazione sarebbe di oltre un miliardo di euro.
Il 2018 dovrebbe chiudersi con risultati record anche grazie ai Mondiali 2018 in Russia e l'azienda vuole sfruttare la scia positiva per capire se c'è un margine di manovra per arrivare a quello che sarebbe il secondo cambio di proprietà: dal 1988 al 1992 fu di proprietà del gruppo inglese Maxwel.
Nate nel 1961 dall'idea dei fratelli Panini (il primo album si chiamava "Grande raccolta figurine calciatori" e aveva Nils Liedholm in copertina), negli anni è diventata un vero fenomeno italiano conquistando la passione dei piccini per poi diventare un culto anche per i grandi, creando anche miti come il famoso - e introvabile - Pizzaballa.