"Mio caro presidente". Comincia così la lettera di addio del portiere del Leicester Kasper Schmeichel a Vichai Srivaddhanaprabha, dopo l'ufficialità della sua morte nello schianto del suo elicottero fuori dal 'King Power Stadium'. "Non riesco a credere a quello che ho visto l'altra notte, sono distrutto e affranto - prosegue -. È difficile spiegare quanto lei abbia significato per questo club e questa città. Non ho mai incontrato una persona come lei. Ha trasformato i miei sogni in realtà".
"Tutti conoscono gli investimenti nel club che avete fatto lei e la sua famiglia - recita la lettera di Schmeichel pubblicata sui suoi profili social - Ma c'è di più. Si è preso cura così profondamente non soltanto del club ma dell'intera comunità: il suo aiuto agli ospedali di Leicester e le sue opere di beneficenza non saranno mai dimenticate. Non mi sono mai imbattuto in un uomo come lei. Un così grande lavoratore, appassionato, gentile e generoso al massimo. Aveva tempo per tutti, non importava chi fosse. Toccava tutti. L'ho sempre ammirata come capo, padre e uomo. Ha cambiato il calcio. Per sempre! Ha dato a tutti la speranza che l'impossibile fosse possibile. Non solo ai nostri tifosi ma ai tifosi di tutto il mondo in ogni sport. Non molte persone l'hanno fatto. Quando mi ha preso nel 2011, mi ha detto che entro sei anni saremmo stati in Champions e che avremmo fatto grandi cose. Mi ha ispirato e le ho creduto. Senza di lei e la sua famiglia tutto quello che abbiamo fatto non sarebbe mai successo. Mi ha fatto vivere cose che succedono solo nella fantasia. Ha letteralmente trasformato i miei sogni in realtà".