Arriva, impietoso, l'esito degli esami per Mattia Caldara. Non ci sono buone notizie per il difensore del Milan, infortunatosi nell'allenamento di sabato: "Lesione parziale del tendine achilleo e lesione della giunzione mio-tendinea del muscolo gemello mediale del polpaccio destro". Ciò significa che i due mesi di stop ipotizzati da Gattuso non sono una stima realistica: Caldara rischia di vedere la sua stagione definitivamente compromessa.
Lo strappo al polpaccio era stato messo in preventivo in questi giorni dallo staff rossonero, ma gli esami hanno evidenziato anche una lesione parziale al tendine d'Achille. Una brutta, bruttissima scoperta, che costringerà Caldara a portare per tre settimane un tutore. Nel frattempo verrà curata anche la lesione muscolare, ma la questione del tendine verrà monitorata con attenzione dallo staff medico per valutare l'eventuale necessità di un intervento chirurgico che al momento pare scongiurato.
Davvero una stagione maledetta per uno dei pezzi pregiati del mercato estivo del Milan, che con i rossoneri finora ha giocato solo una volta da titolare in Europa League. Di per sè lo strappo al polpaccio potrebbe guarire in tre mesi, quindi dopo la sosta di gennaio Caldara sarebbe potuto tornare in campo. Ma la questione del tendine d'Achille pone un gigantesco punto di domanda su tutta la stagione del difensore arrivato dalla Juve. Il suo campionato potrebbe già essere finito.
Questo è solo l'ultimo di una lunga serie di infortuni per l'ex difensore dell'Atalanta, il cui calvario è iniziato lo scorso gennaio con un problema alla schiena che lo ha tenuto fuori fino ad aprile ed è continuato, nei suoi primi mesi rossoneri, con un altro problema alla parte bassa della schiena e poi con la pubalgia.
AC Milan comunica che Mattia Caldara, in seguito all'infortunio procuratosi durante l'allenamento di sabato scorso, è stato sottoposto a degli esami strumentali che hanno evidenziato una lesione parziale del tendine achilleo ed una lesione della giunzione mio-tendinea del muscolo gemello mediale del polpaccio destro. Il giocatore dovrà rimanere a riposo con arto in scarico e con tutore per tre settimane, periodo in cui verrà sottoposto a rivalutazioni specialistiche a migliore definizione dell'iter terapeutico e prognostico.
Un imprevisto che potrebbe cambiare le strategie per il mercato di gennaio dei rossoneri, per i quali potrebbe presentarsi la necessità di rinforzare la batteria dei difensori centrali a disposizione di Gattuso: i nomi sul taccuino di Leonardo e Maldini sono tanti, si va dalla romantica suggestione di un ritorno di Thiago Silva, fino a Rodrigo Caio. Il difensore classe '93 del San Paolo rappresenta la pista più percorribile per i rossoneri. Costa 15 milioni di euro.