Rigore inesistente per il City, Sterling si scusa: "E' stato un mio errore"

L'attaccante inglese, nel mirino della critica in patria: "Mi scuso con l'arbitro e con lo Shakhtar Donetsk"

Dall'Etihad Stadium di Manchester, dove durante la sfida tra City e Shakhtar Donetsk i padroni di casa si clamorosamente sono visti assegnare un calcio di rigore del tutto inesistente, è arrivato il miglior sponsor possibile per l'introduzione della Var in Champions League. Al 24esimo del primo tempo, con gli inglesi in vantaggio per 1-0, l'arbitro ungherese Kassai ha infatti assegnato un penalty per un presunto contatto tra Sterling e un difensore ospite, che però come evidenziano le immagini non c'è mai stato.

Una vera e propria svista, un errore che ha quasi dell'incredibile, che è costato moltissime critiche sia al direttore di gara, sia all'attaccante inglese, che non ha confessato subito a Kassai di non essere stato toccato da un avversario e per questo è stato accusato dai giornali britannici di aver assunto un atteggiamento altamente antisportivo.

Subito dopo il match lo stesso Sterling si è presentato davanti ai giornalisti per spiegare quanto è accaduto e per scusarsi pubblicamente: "Sono andato per calciare la palla e non so cosa sia successo dopo - ha detto - Non credo di aver sentito un contatto. E' stato un mio errore che ho calciato il terreno. Mi scuso con l'arbitro e anche con lo Shakhtar Donetsk".

Un errore cha ha inciso sul risultato finale, ma di certo non è stato decisivo per la sconfitta della squadra ucraina, che infatti dopo lo 0-6 subito in Inghilterra non ha voluto fare alcuna polemica: "Non ha senso dire nulla sul rigore dopo un risultato del genere - ha detto il tecnico Fonseca - Abbiamo perso perché il City è una squadra nettamente migliore di noi". Tutto vero, ma se ci fosse stato il Var tutto ciò non sarebbe mai successo.