Nel giro di sei anni è diventato un evento non solo sportivo di caratura internazionale ma soprattutto, nel mondo della corsa in montagna, il Valtellina Wine Trail di Sondrio rappresenta già una grande classica di fine stagione che va appunto ben oltre i confini della provincia al centro delle Alpi per valicare la stessa catena montuosa. Lo prova il numero delle nazioni di provenienza della sesta edizione del VWT – addirittura ventotto, tra le quali Svezia, Olanda, Danimarca e Inghilterra - ed il totale degli iscritti delle tre gare in programma: duemilacinquecento, un quinto abbondante dei quali impegnati nella prova principe sulla distanza dei 42 chilometri.
Grande novità del 2018 la partenza posticipata al primo pomeriggio per la maratona cosiccome per la mezza maratona, al via rispettivamente da Tirano e da Chiuro con linea del traguardo per entrambe nella centralissima Piazza Garibaldi di Sondrio, cuore pulsante della manifestazione. L’intenzione del Comitato Organizzatore era quello di offrire alla stragrande maggioranza dei concorrenti la possibilità di correre sui terrazzamenti coltivati a vite del versante retico valtellinese nella suggestiva luce del tramonto autunnale ma il maltempo ha compromesso il “progetto”, rimandandolo alla prossima edizione. Il contenuto sportivo non ne ha però risentito perché la pioggia che ha iniziato a cadere nel tardo pomeriggio (combinata al calare dell’oscurità) ha reso il finale di corsa più impegnativo del previsto, soprattutto nell’attraversamento dei vigneti che, insieme ai sentieri nei boschi della parte centrale della maratona ed ai velocissimi tratti asfaltati degli undici comuni che hanno “ospitato” la corsa, hanno contribuito alla creazione di un itinerario variegato e suggestivo come pochi altri, soprattutto nei tratti affrontati alla luce delle frontali.
Gli acquazzoni che hanno imperversato poi fino a notte fonda hanno di fatto risparmiato solo i top runners. Tra gli uomini primo successo a Sondrio per Cristian Minoggio (Valetudo Serim), emerso vincitore dopo aver rimontato Danilo Brambilla (Falchi Lecco), autore di una partenza con il turbo ma poi raggiunto e superato prima dal piemontese e poi da Andreas Reiterer (Team LaSportiva). Minoggio, miglior skyrunner italiano del 2018, ha mancato di soli tre minuti il record della gara.
Tra le donne ritorno sul gradino più alto del podio per l’idolo locale Elisa Desco (prima già nel 2016) che ha dominato la prova. Con lei sul podio l’ex biker Sarah Palfrader, fortissima portacolori dell’Atletica Alta Valtellina e l’intramontabile Giuliana Arrigoni (Valetudo Serim). Quasi milleduecento gli atleti che hanno letteralmente affollato il percorso della 21k che ha visto la splendida affermazione di Elisa Sortini nella classifica femminile: un altro gioiello nella collezione della campionessa valtellinese che due settimane fa aveva fatto il pieno di coppe e di applausi al Trofeo Vanoni di Morbegno. Viene invece dal Bellunese Luca Cagnati che corre per Atletica Valli Bergamasche e che ha battuto tutti nella prova maschile, mettendo a segno la sua quarta affermazione nel Valtellina Wine Trail! In mattinata erano scesi in campo (o meglio erano saliti tra i filari) i concorrenti della 12K (Sassella Trail) sulla “rotta” ovest-est con start da Castione Andevenno. A presentarsi per primi sul traguardo Dionigi Gianola da Premana ed Elisa Compagnoni di Atletica Alta Valtellina. Per loro, per i protagonisti delle due prove più lunghe ma poi per tutti i duemilacinquecento del VWT 2018 alla fine delle rispettive fatiche agonistiche lo spettacolo delle premiazioni ed un “terzo tempo” in Piazza Garibaldi da considerare a tutti gli effetti parte irrinunciabile di un evento che punta a crescere ed a proporre novità già dalla prossima edizione.