Gian Piero Ventura ha rassegnato le dimissioni da allenatore del Chievo. Peggio non poteva andare il ritorno in panchina dell'ex ct azzurro: quattro giornate e un punto raccolto, quello nel pareggio per 2-2 con il Bologna. Al termine del match, negli spogliatoi, ha rassegnato le sue dimissioni, parlando davanti a squadra e società. Il ds del Chievo, sorpreso, ha spiegato: "Decisione presa a caldo, per noi è ancora il nostro allenatore".
Esattamente un anno fa era nel pieno della bufera. L'Italia aveva perso 1-0 l'andata dello spareggio per i Mondiali in Svezia e dai tifosi alla stampa montava l'onda del dissenso nei confronti di Gian Piero Ventura. Giorni terribili, nei quali maturò definitivamente il disastro: lo 0-0 di San Siro del 13 novembre sancì l'incredibile mancata qualificazione a Russia 2018 per gli azzurri. Un disastro, con Ventura che non rassegnò le dimissioni ma fu in pratica costretto, nelle ore successive.
È passato un anno nel quale l'ex ct ha puntato il dito contro la Figc, ha spiegato le dinamiche di quanto successo e non si è mai preso realmente almeno parte delle colpe per quel naufragio. Ora le dimissioni arrivano a caldo, nell'immediato dopopartita di Chievo-Bologna. Una stagione dannata per i clivensi, partiti in campionato con la penalizzazione di tre punti. 12 match, 3 pareggi e 0 punti in classifica. Dopo l'ottava giornata l'esonero di D'Anna, con la panchina affidata a Ventura. Uno score disastroso: tre sconfitte e un pareggio, 11 gol subiti e 4 segnati.
La scelta di Ventura ha sorpreso il Chievo, che ha di fatto congelato le dimissioni. Dopo il match il ds Romairone ha infatti spiegato: "Non ce lo aspettavamo, è stato un fulmine a ciel sereno. Dopo il fischio finale Ventura mi ha detto che sarebbe andato negli spogliatoi e che avrebbe comunicato alla squadra che si sarebbe dimesso. Una scelta fatta a caldo, ma che andrebbe pensata e verificata. Come società ci sentiamo di dire che Ventura è ancora il nostro allenatore, ma ogni comunicazione la darà il presidente":
"Ventura ha detto di provare una sensazione di malessere, ma la squadra è con l'allenatore, la società è con l'allenatore. Sappiamo che non sarà facile, ma è un percorso che si potrà fare insieme".
Il ko contro l'Empoli potrebbe costare l'esonero al tecnico dell'Udinese Velazquez. Il club friulano si è preso 24/48 ore per valutare la situazione, ma come ha detto il ds Pradé "ci dormiremo sopra, poi prenderemo una decisione". Il destino sembra segnato: come possibili sostituti si fanno i nomi di Massimo Carrera, Davide Nicola e Quique Sanchez Flores, che con Pozzo ha un ottimo rapporto ed è già stato il tecnico del Watford, di proprietà del patron.
"Il futuro? Io sono tranquillo e soddisfatto della squadra, non posso decidere niente. La domanda non è da rivolgere a me. La relazione con la società è positiva". Così il diretto interessato, Julio Velazquez, dopo la sconfitta contro l'Empoli. "Abbiamo visto una partita con una squadra superiore all'altra ed era l'Udinese - aggiunge - potevamo essere all'intervallo sul 5-0. Nel secondo tempo è accaduto lo stesso".
"In condizioni normali avremmo vinto, ma il calcio è così e abbiamo subito gol prima dell'intervallo. Mi è piaciuta la reazione della squadra nel secondo tempo, anche sul 2-0. Oggi siamo stati nettamente superiori ed è difficile commentare, è la fotografia della nostra stagione", conclude Velazquez.
Nuovo ribaltone in arrivo casa Genoa. Dopo una giornata di riflessione, infatti, il presidente Enrico Preziosi avrebbe deciso di cambiare l'allenatore della prima squadra affidando la panchina a Igor Tudor, nell'ultima stagione all'Udinese. Fatale a Ivan Juric sarebbe stata la sconfitta con il Napoli e soprattutto l'aver conquistato appena due punti nelle ultime cinque partite.Come per l'esonero di Ballardini, Preziosi avrebbe atteso la sosta per gli impegni delle nazionali. Tudor sarebbe così il terzo tecnico in quattro mesi sulla panchina del Genoa. I rossoblù alla ripresa del campionato sono attesi dal derby con la Sampdoria.