Il pareggio a tempo scaduto incassato contro la Fiorentina fa doppiamente male all'Inter, osservando quanto la squadra abbia dovuto pagare in termini di cartellini e infortunati, e per di più ancora a centrocampo, reparto già decimato. Brozovic squalificato, anche Borja Valero è tornato acciaccato da Firenze: ora Antonio Conte, al netto dei recuperi di Gagliardini e Candreva che oggi sono possibili ma non certi, ha il solo Vecino al 100% della condizione.
Il punto raccolto al Franchi obbliga ancor di più i nerazzurri a prenderne tre nell'ultima partita dell'anno contro il Genoa ma ad Appiano Gentile l'emergenza a centrocampo ha assunto un nuovo significato nonostante il tecnico ci conviva ormai da tempo, almeno da quando si è fermato Sensi (che magari verrà portato in panchina, ma avrebbe poco senso rischiarlo dopo averlo perso già per 2 mesi).
Se Borja Valero non ce la facesse, e considerando Agoumé non ancora pronto per partire dall'inizio, l'unica soluzione sarebbe recuperare Candreva immaginando Vecino mezzala sinistra. E in mezzo? Gagliardini, se stringerà i denti, o spunta la soluzione Skriniar, che con la Slovacchia ha spesso giocato da mediano. In quel caso la difesa sarebbe composta da Godin e De Vrij più uno tra Bastoni (non preoccupa il problema fisico accusato domenica sera) o D'Ambrosio (se non giocasse da esterno destro).
Convince meno l'ipotesi di un passaggio al 3-4-3 (con Vecino-Skriniar mediani Biraghi e D'Ambrosio-Candreva sugli esterni e il trio Politano-Lukaku-Esposito davanti considerata la squalifica di Lautaro Martinez), visto che Conte si è dimostrato affezionato al 3-5-2. Ora tocca ai medici dargli nuove speranze.