Sarà tra Alexander Zverev e Novak Djokovic la finale delle Atp Finals 2018 a Londra. Alla vittoria del tedesco (7-5, 7-6) su Roger Federer, ha risposto nella seconda semifinale il serbo che, sciorinando un grande tennis, ha piegato senza troppi problemi (6-2 6-2) il sudafricano Kevin Anderson, già battuto nella finale di Wimbledon a luglio. Appuntamento a domenica per la sfida conclusiva.
DJOKOVIC-ANDERSON
Grande avvio di Djokovic, che con varietà e profondità di colpi mette subito alle corde il gigante Anderson. Break immediato del serbo sul sudafricano, in un primo game tiratissimo, servizio tenuto senza fatica e anche la palla per andare sul 3-0 con il secondo break. Anderson però si salva e inizia gradualmente a sciogliersi col servizio, la sua arma migliore, per contrastare il numero uno del seeding. Djokovic però non si fa impressionare, costringe l’avversario a forzare e prendere dei rischi e continua a farlo muovere, con un altro break sul 5-2 che porta poi alla comoda chiusura del primo set. Nel secondo, la musica non cambia: break al primo game di Djokovic su un Anderson che perde fiducia ogni punto che passa e che inizia a sbagliare punti anche facili. Il sudafricano, come nel primo set, sullo 0-2 si affida al servizio per provare a riemergere, ma Djokovic replica con la stessa moneta e soprattutto risponde con sempre maggiore profondità e precisione e si porta sul 4-1 con un dritto spaventoso all’incrocio delle righe. E’, di fatto, il colpo partita, con Djokovic che chiude sul 6-2 anche il secondo parziale, in appena 1 ora e 17 minuti.
ZVEREV-FEDERER
La leggenda vivente contro il nuovo che avanza. Federer contro Zverev non è solo una semifinale delle Atp Finals, ma è anche e soprattutto un duello tra generazioni, con il 37enne elvetico che, dall’alto dei suoi 20 titoli Slam, sfida il 21enne tedesco, ancora all’asciutto nei Majors ma da quasi due anni ormai presenza fissa nei primi cinque delle classifiche Atp.
Nella O2 Arena di Londra il primo a servire è Zverev, che a freddo rischia subito qualcosa, con un doppio fallo che gli costa il 15-30. Poi però conquista tre punti di fila e incamera il primo gioco. Lo stesso fa subito dopo Federer, sempre a 30 ma con qualche spavento in meno. E’ un primo indizio di un set che sarà dominato dai turni di servizio: sia l’uno che l’altro sono pressoché ingiocabili con la prima e ottengono comunque punti preziosi anche con la seconda. Si va così avanti non solo senza una palla break, ma senza neanche un solo game prolungato ai vantaggi. Tutto ciò per undici giochi, perché sul 6-5, quando tutti ormai aspettano il tie-break, Zverev s’inventa un gran game in risposta, piazzando un passante da urlo e un altro dritto pesantissimo e chiudendo poi a zero, al primo set point, sfruttando un errore di Federer per il 7-5.
Il secondo parziale si apre con un altro game tenuto a zero da Zverev, ma Federer non molla e, dopo aver rimesso il set in parità, si porta riesce a strappare il servizio al giovane rivale volando sullo 0-40 e chiudendo a 30, alla terza palla break, con uno straordinario rovescio lungoilinea. La reazione di Zverev però è immediata: strappa nuovamente il servizio allo svizzero e lo riaggancia sul 2-2. Il controbreak dà ulteriori certezze a Zverev, che torna ad essere infallibile al servizio e, sul 4-3, si porta sullo 0-30 sul servizio di Federer, mettendo spalle al muro lo svizzero, che però reagisce e, con quattro punti di fila, riaggancia Zverev sul 4-4. Il set va avanti senza ulteriori scossoni, che stavolta non arrivano neanche nel dodicesimo gioco, così quel tue-break solo sfiorato nel primo set arriva nel secondo. Il game decisivo è dominato dai servizi fino al 5-4 Zverev. Piccola polemica quando Zverev ferma il gioco dopo che a un raccattapalle era scivolata una pallina durante lo scambio: punto ripetuto e qualche fischio, con scuse del tedesco a fine match.
Nel decimo punto Federer sbaglia una volée a campo aperto e il tedesco fa il minibreak che gli regala due match point. Il primo Federer lo annulla, ma sul secondo, con il servizio a disposizione, non sbaglia, chiudendo con uno schiaffo al volo. Zverev vola dunque in finale, infrangendo il sogno di Federer di chiudere la stagione con il suo 100° titolo Atp e riportando un tedesco in finale 22 anni dopo Boris Becker, che nel 1996 s’inchinò in cinque set a Pete Sampras. Domani proverà a riportare indietro le lancette di un altro anno, visto che l’ultima vittoria tedesca in quello che allora si chiamava il Master risale al 1995, quando lo stesso Becker superò 7-6, 6-0, 7-6 Michael Chang.