Ventotto anni, nativo di Middletown (Connecticut), Joey Logano è il nuovo campione NASCAR. Uno dei più giovani, uno dei più brillanti, anzi… "scavezzacollo" dell’intera categoria, spesso al centro di episodi controversi iniziati in pista, proseguiti nella pit lane ed in qualche occasione finiti con un accenno di rissa o qualcosa di più tra diretti interessati, meccanici, team managers…
Insomma un vero e proprio "bad boy", il neocampione Logano, che però nel giorno più importante della sua carriera mette la testa a posto e, dietro la coda della sua gialla Fusion numero 22, tutti gli avversari. A partire dagli altri tre candidati alla corona. Nella finale di Homestead-Miami a giocarsi il tutto per tutto contro Logano erano arrivati Kevin Harvick, Kyle Busch ed il campione uscente Martin Truex Jr. Campione NASCAR nel 2014, Harvick ha vinto la prima fase della corsa, ma ha poi perso smalto sulla distanza, proprio in vista del clou della 400 Miglia. Kyle Busch, campione 2015, ha dovuto fare i conti con un paio di pit stop non all’altezza della situazione ma con una buona strategia di gara è riuscito a rientrare in lizza per il successo finale grazie ad una neutralizzazione. Il vero rivale di Logano fino all’ultimo giro è stato però Martin Truex Jr. che puntava al secondo titolo consecutivo ma non ha potuto fare nulla per resistere all’ultimo assalto e relativo sorpasso da parte di Joey, quando alla bandiera a scacchi della corsa e di una stagione lunghissima (iniziata a metà febbraio con la Daytona 500) mancava solo l’ultimo giro.
Logano primo al traguardo quindi davanti a Truex ed agli altri due sfidanti Harvick e Busch, terzo e quarto nell’ordine d’arrivo. Sintesi perfetta (anche troppo…?) di una stagione equilibratissima, come sempre nella NASCAR. Con tre sole vittorie stagionali (Miami compresa) contro le quattro di Truex e le otto a testa di Harvick e Busch, alla sua decima stagione nella serie l’ex “testa calda” Logano mette a segno il suo primo titolo NASCAR, regalando il secondo sigillo al Team Penske (il primo era arrivato nel 2012) e contribuendo in modo determinante al ritorno della Ford sul gradino più alto tra i Costruttori: un titolo che mette fine ad un digiuno che per il "Blue Oval" durava addirittura dal 2002.
Si tratta anche del primo ed unico titolo per il modello Fusion, visto che la Ford metterà in campo l’anno prossimo la Mustang. Ed a proposito di 2019, per Logano e per i suoi avversari non c’è molto tempo (a seconda dei casi) per festeggiare, recriminare, meditare la rivincita. La nuova stagione non è poi così lontana: la 500 Miglia di Daytona che le darà inizio è infatti in calendario per domenica 17 febbraio.
NASCAR, Joey Logano da bad boy a campione
Il trionfo nell'ultima gara di una stagione lunghissa ed equilibrata
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