A Barcellona Ousmane Dembélé ormai è un caso. Non solo per lo scarso rendimento in campo, ma anche per i comportamenti lontano dal terreno di gioco. In particolare, secondo quanto riporta As, il francese soffrirebbe di una "dipendenza da videogiochi" che lo tiene in casa tutto il giorno davanti alla console, facendolo arrivare tardi agli allenamenti e rendendolo anche scontroso con i compagni. Un vero e proprio disturbo, che il Barça non sembra più disposto a sopportare.
Acquistato per 105 milioni più 40 di bonus poco più di un anno fa per sostituire Neymar, Dembélé in blaugrana sta deludendo tutte le aspettative. Sia per quanto riguarda le prestazioni, sia per quanto riguarda lo stile di vita. Da tempo, infatti, il francese è finito al centro del mirino per alcune "passioni" che influirebbero sul suo rendimento, evidenziando una scarsa professionalità.
In un primo momento i media spagnoli avevano puntato il dito contro il "junk food" e la vita notturna, poi le attenzioni si sono concentrare su un altro problema. L'attaccante, infatti, passerebbe le notti a giocare ai videogame con gli amici, dormendo pochissimo e facendo poi spesso tardi agli allenamenti, irritando i compagni e tutto lo staff tecnico. Un atteggiamento che il Barcellona avrebbe deciso di stoppare definitivamente, avvisando il calciatore e fissando un ultimatum. Se a giugno la situazione non sarà cambiata, per Dembélé si profila la cessione.
Intervenuto in conferenza stampa prima della sfida Francia-Uruguay, Luis Suarez ha detto la sua sul caso Dembélé. "Dovrebbe concentrarsi solo sul calcio ed essere più responsabile in alcuni aspetti - ha spiegato il bomber del Barcellona - Essere un calciatore è un autentico privilegio. Nello spogliatoio del Barcellona ci sono diversi esempi di professionalità e deve trarre ispirazione da quelli".