Osvaldo, la chitarra, i concerti e una sorpresa: l'allenatore del Racing gli offre una maglia

È atteso a Roma il 19 gennaio per un concerto rock, la sua nuova vita. Ma arriva una proposta dall'Argentina

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Se fosse vero, sarebbe abbastanza clamoroso. Ma in Argentina cominciano a crederci sul serio: Pablo Daniel Osvaldo potrebbe tornare a giocare. Sì, Osvaldo, quello che in Italia ha litigato praticamente con tutti, che si divertiva a cambiare look come gli altri cambiano i calzini, che segnava gol pazzeschi in rovesciata ma che non è mai riuscito a trovare un equilibrio interno definitivo che gli consentisse di mettere a frutto il suo indubbio talento.

Nell'estate del 2016, a poche ore dalla conclusione del calciomercato, ha detto no a una buona offerta del Chievo e ha annunciato il suo addio al calcio dopo aver indossato le maglie di 12 squadre nella sua carriera da professionista: dall'Huracán al Boca Juniors passando in Italia per Atalanta, Lecce, Bologna, Fiorentina, Roma e soprattutto Juventus e Inter, più quella della Nazionale. 
Da allora questo proposito è stato messo rigorosamente in pratica, nonostante vari tentativi da parte di vecchi amici che hanno tentato di fargli indossare ancora maglietta e pantaloncini. 
La sua vita negli ultimi due anni è stata legata alla corde della sua chitarra e ai numerosissimi concerti nei quali si è esibiti insieme al suo gruppo rock che si chiama Barrio Viejo, ossia quartiere vecchio. Recente una sua intervista nella quale ha ribadito il concetto: "Non ne potevo più del calcio, odio le regole e in quello sport ce ne sono troppe". 

Ma adesso qualcosa potrebbe cambiare perché il signore che sta cercando di convincerlo è Eduardo Coudet, ex centrocampista del Rosario Central, del River Plate e del San Lorenzo. Coudet oggi è l'allenatore del Racing Club de Avellaneda, la squadra che dopo aver venduto Lautaro Martínez all'Inter ha attraversato una profonda crisi di gol. Osvaldo ci sta pensando, certo dopo due anni di inattività e di notti brave post-concerti avrebbe bisogno di un bel lavoro di recupero, ma il recupero del talento è una missione sempre possibile, anche dopo una lunga inattività. 
Certo che se dovesse andare davvero a finire in questo modo, i tifosi del Racing troverebbero un nuovo idolo mentre i rockers romani perderebbero la possibilità di vederlo all'opera con chitarra e voce il 19 gennaio insieme ai Barrio Viejo alla Locanda Blues sulla via Cassia.

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