Fuori programma tutto sommato previsto alla Bombonera durante l'allenamento a porte aperte del Boca Juniors in vista della finale di ritorno di Copa Libertadores di sabato 24 novembre al Monumental. Gli Xeneizes stavano facendo un esercizio di circolazione della palla con le mani, quando all'improvviso uno degli oltre 50mila tifosi è riuscito ad entrare in campo saltando le barriere dello stadio.
È stato trattenuto a fatica da tre steward, pronti a malmenarlo e a tirarlo fuori dal terreno di gioco, sotto gli occhi di tutti i calciatori. Il più sensibile di loro non poteva che essere Carlos Tevez, non a caso soprannominato El Jugador del Pueblo, che si è avvicinato al ragazzo e ha chiesto agli uomini della sicurezza di lasciarlo stare.
Subito sono arrivati gli applausi da tutto lo stadio e l'abbraccio dell'attaccante al giovane "invasore" con la maglietta rosa, che poi si è avvicinato anche a Ramón Ábila e Nahitan Nández per finire ancora dal suo eroe, che dopo la partita in casa del River Plate potrebbe dare l'addio al calcio. Un abbraccio e uno scambio: la tuta del numero 32 per il cappellino del ragazzo che per il dono ha esultato come se avesse fatto un gol, uscendo dal campo tra le ovazioni degli altri tifosi insieme a chi un minuto prima aveva provato a placcarlo. Sicuramente un giorno indimenticabile per lui e per il popolo bostero, ma anche per lo stesso Tevez che ha ricevuto una carica extra in vista del gran giorno.