Sergio Ramos positivo all'antidoping dopo la finale di Champions League a Cardiff contro la Juventus nel 2017. Le nuove carte di Football Leaks alzano il velo su una vicenda rimasta sinora segreta. Come riportato da Mediapart, il difensore del Real assunse il Desametasone ma nelle carte consegnate prima del match compariva un altro farmaco, il Celestone Chronodose. Il medico merengue si assunse le colpe e la Uefa archiviò il caso in poche settimane.
Il Desametasone è una farmaco che può essere usato dagli atleti, in caso di documentate necessità terapeutiche, a patto di comunicarlo alla vigilia della partita. Cosa che il Real fece in modo errata, comunicando l'utilizzo di un farmaco simile. "Un semplice disguido" fu la giustificazione del giocatore e del club, con il medico che si prese tutte le colpe. Una spiegazione che convinse la Uefa e il caso venne subito chiuso in poche settimane.
Mediapart, però, rivela un altro presunto caso di doping che riguarda il capitano del Real Madrid. Secondo le carte di Football Leaks, Ramos avrebbe violato il protocollo antidoping dopo la gara di campionato con il Malaga nell'aprile 2018.
Il Real Madrid ha pubblicato un comunicato ufficiale sulle notizie diffuse oggi.
"In relazione all'informazione pubblicata da Der Spiegel sul nostro capitano, Sergio Ramos, il club dichiara quanto segue:
1. Sergio Ramos non ha mai infranto la normativa dei controlli antidoping.
2. L'Uefa ha richiesto un'informazione puntuale e chiuso il caso immediatamente, come da abitudine, dopo la verifica degli esperti dell'Agenzia mondiale antidoping e della stessa Uefa.
3. Sul resto del contenuto del citato articolo il club non si pronuncia, vista la pochezza di quest'ultimo".