Una delle patologie più diffuse tra gli sportivi è la cefalea, che si può presentare in diverse forme e con diverse cause che spaziano dall’alimentazione scorretta (carenze, sovraccarichi, sensitivity, digiuni) fino all’emicrania da sforzo.Indaghiamo insieme un meccanismo complesso cercando di comprenderne le origini e i modi corretti per affrontare e risolvere il problema.
L’emicrania è una patologia neurologica severa e disabilitante, caratterizzata da attacchi di cefalea accompagnati da ipersensibilità a stimoli motori, visivi e uditivi. Il mal di testa da emicrania è generalmente unilaterale e caratterizzato da una sintomatologia dolorosa intensa e pulsante, che può peggiorare col movimento.
Spesso la cefalea è preceduta da sintomi anticipatori – stanchezza, irritabilità, concentrazione ridotta, variazioni nell’appetito, nausea, fonofobia e fotofobia – che insorgono anche fino a 48 ore prima dell’attacco vero e proprio.
Da un punto di vista fisico possiamo dire che esistono mal di testa da cattiva digestione, da troppo sforzo, da eccesso di risposta vascolare a stimoli esterni, da sbalzi pressori, da dolori vertebrali cervicali, da cattiva qualità del sonno, da abuso di farmaci e ciascuno di questi può richiedere un intervento correttivo molto diverso.
Esistono poi anche cause psichiche importanti, come un elevato livello di stress percepito per un tempo prolungato o una predisposizione all’irascibilità e all’instabilità
Il mal di testa che insorge alcune ore dopo una corsa molto impegnativa è un chiaro segnale di uno sforzo andato oltre le nostre naturali capacità di recupero. È come se il corpo ci dicesse: “accidenti, fermati. non vedi che non riesci a recuperare le forze?”. Dunque occorre lavorare di prevenzione, prima di tutto.
La corsa, una volta superati gli anni dell’agonismo più esasperato, deve essere un momento di piacevole e gratificante espressione corporea. In caso di emicrania frequente post sforzo si può provare a fare per un mese solo allenamenti leggeri e variati: i sintomi spariranno, o quasi. Una volta ritrovato l’equilibrio si potrà gradualmente fare ricrescere il carico e l’eventuale mal di testa sarà il segnale del fatto che si è nuovamente superato il proprio limite organico.
"Il mal di testa dopo la corsa o un altro sforzo intenso è una patologia piuttosto frequente - spiega il Dott. Luca Speciani, medico nutrizionista della nazionale di ultramaratona - e si verifica quando l’impegno è stato troppo intenso in relazione al nostro stato di allenamento o alle nostre consuete potenzialità (ad esempio un chilometraggio troppo lungo). Le cause dell’emicrania da sforzo sono quasi sempre legate alle alterazioni interne connesse con la secrezione di catecolamine e cortisolo (e con lo stato infiammatorio generale), che possono modificare temporaneamente gli equilibri elettrolitici del sodio e del potassio, che a loro volta possono indurre temporanee vasocostrizioni o vasodilatazioni nelle arterie cerebrali. Il fenomeno è transitorio e richiede semplicemente di “calmare le acque”: riposando, mangiando leggero, o magari coricandosi presto per una sera".
Una notte di riposo è di solito largamente sufficiente per risvegliarsi come nuovi il mattino dopo. Aggredire il disagio con farmaci antidolorifici può invece solo peggiorare le cose, inducendo ulteriori effetti a catena.