Alla fine la Conmebol ha scelto la Spagna. Dopo le candidature di Doha, Asunción, Miami e Belo Horizonte era spuntata nelle ultime ore quella di un'altra città e un altro stadio importantissimo per ospitare la finale di ritorno di Copa Libertadores. River Plate e Boca Juniors giocheranno nientemeno che al Santiago Bernabéu. Lo ha annunciato Alejandro Domínguez, presidente della confederazione sudamericana: "Far disputare la partita a Madrid è stata una mia idea, lì abbiamo trovato la tranquillità necessaria". Poi ha assicurato: "Così non si perde l'essenza della Copa e saranno presenti entrambe le tifoserie". E ha aggiunto una minaccia neanche troppo velata ai capi ultras: "Non si sognino neanche di entrare!". La parola decisiva della Conmebol è arrivata dopo gli accordi raggiunti anche tra la Fifa e la Federcalcio Spagnola, con il supporto del Governo e la disponibilità dei padroni di casa, il Real Madrid.
Dopo la rivelazione-bomba durante la trasmissione televisiva "El Chiringuito de Jugones" su
La Sexta del conduttore
Josep Pedrerol, che aveva indicato lo stadio dei blancos, prossimo ai
lavori di rinnovo, come il favorito, è arrivata la conferma,
contemporaneamente al rigetto della richiesta del Boca.
L'idea è stata della Conmebol - "Madrid è la città in cui c'è la più grande comunità argentina fuori dal Paese", ha spiegato Domínguez -, poi la Fifa ha fatto da mediatrice contattado la Federcalcio Spagnola per valutare la fattibilità della soluzione e ricevendo una risposta positiva: è molto probabile che l'orario del match del 9 dicembre sia serale, cioè le 20:30
. È arrivato anche l'immediato benestare di
Pedro Sánchez: "La Spagna è disposta a organizzare la finale di Copa Libertadores tra River Plate e Boca Juniors.
Le forze di polizia che hanno ampia esperienza in eventi di questo tipo sono già al lavoro per l'implementazione di ciò che serve a garantire la sicurezza", ha scritto il primo ministro spagnolo in un tweet.
Inoltre, per non creare polemiche su possibili favoritismi, è molto probabile che il direttore di gara sia un arbitro spagnolo di grande esperienza in
Champions League, cioè
Antonio Miguel Matéu Lahoz. In alternativa ci sarebbe uno che di Clásicos se ne intende (anche se spesso è stato criticato), vale a dire
Alberto Undiano Mallenco.
Per il
Real Madrid, chiaramente, non ci sono problemi visto che il 9 dicembre giocherà la sua partita di
Liga a
Huesca in Aragona e avrà tutto il piacere a vedere altre due grandissime squadre nella propria casa, anche per studiarle da vicino in vista del
Mondiale per Club negli Emirati Arabi Uniti.
Ora il Bernabéu si appresta a entrare definitivamente nella storia per essere l'unico stadio al mondo in cui si siano disputate le finali di tutti i tornei continentali e mondiali, per nazionali e per club. Infatti l'impianto di Chamartín è stato il teatro della finale degli
Europei nel 1964, dei
Mondiali nel 1982, della
Coppa dei Campioni/Champions League (1957, 1969, 1980, 2010), della
Coppa Uefa (1985, 1986) e della
Coppa Intercontinentale (1964, spareggio tra
Inter e
Independiente). Non solo, ci sarebbe un altro record: in meno di 6 mesi la stessa città ospiterebbe le finale di due tornei continentali per club, visto che il prossimo 1° giugno nel Wanda Metropolitano (casa dell'
Atletico) ci sarà l'ultimo atto della Champions.