L'Aston Villa travolge a Birmingham un Liverpool giovanissimo (i "grandi" sono in Qatar per la Coppa del Mondo per club) e lo estromette dalla Coppa di Lega inglese (la Carabao Cup). Finisce 5-0 per i padroni di casa, già in vantaggio di quattro reti dopo il primo tempo: segnano Hourihane al 14', Kodjia al 37' e al 45', al 17' c'è una sfortunata autorete di Boyes. Al 92' è Wesley a mettere il punto esclamativo su una vittoria fin troppo facile per i Villans.
Probabilmente all'Aston Villa mai era capitato di affrontare un Liverpool così abbordabile. Il motivo è presto detto: al Villa Park si presenta una versione dei Reds giovanissima, dato che i titolari di Jurgen Klopp sono in Qatar per prepararsi ad affrontare il Monterrey e (auspicabilmente) il Flamengo per laurearsi campione del mondo. Tant'è che manca anche Klopp, sostituito in panchina da Neil Critchley. In campo scende un esercito di Millenials e la fascia da capitano è indossata da Pedro Chirivella, "veterano" della squadra con i suoi 22 anni e mezzo. Troppo facile per i padroni di casa, che di problemi di formazione non ne hanno e conquistano un facile approdo alla semifinale di un torneo che è pur sempre ufficiale nel calcio d'Oltremanica: la Coppa di Lega inglese.
La partita è quasi imbarazzante da raccontare, e non fa onore a due club storici del calcio albionico: al 14' Hourihane porta in vantaggio i suoi con una punizione defilatissima su cui l'intera retroguardia dei Reds si fa cogliere impreparata, al 17' il nazionale egiziano Elmohamady (32 anni) scappa sulla destra e trova un cross che il terzino del Liverpool Boyes (18 anni) devia, non dando al portiere Kelleher (21) nessuna speranza di arrivarci. Al 37' Jota lancia facilmente Kodjia, che si fa metà campo correndo verso Kelleher che non ha difficoltà a battere in uscita. E al 45' una triangolazione chiusa da Elmohamady per lo stesso Kodjia permette a quest'ultimo di chiudere il primo tempo con un divario di quattro gol per i padroni di casa.
I ragazzi del Liverpool giocano con grande onore e orgoglio, andando anche alla ricerca di un gol che il portiere di casa Nyland nega sia a Elliott che a Christie-Davies. E nella ripresa anche Herbie Kane sfiora il gol della bandiera per il Liverpool, trovando in Nyland un ostacolo insormontabile. Nel finale c'è tempo per due belle parate di Kelleher su Trezeguet e Lansbury, poi al 92' Wesley chiude la cinquina e torna a centrocampo senza esultare. Forse consapevole di aver messo la propria firma su una partita che sarebbe stato più sensato giocare in un altro momento. Evitando a una squadra di volonterosi ragazzini un'umiliazione collettiva che non si meritavano, tantomeno rappresentando il glorioso Liverpool.