Serie A: Milan-Parma 2-1, rossoneri da Champions

Cutrone e Kessie (rigore) rimontano Inglese: Gattuso lancia la sfida alla Lazio

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Non senza faticare, il Milan batte 2-1 il Parma e continua la sua rincorsa ai piazzamenti Champions. La formazione di Gattuso gioca un ottimo primo tempo, ma si ritrova sotto a inizio ripresa per un colpo di testa di Inglese (49'). La reazione rossonera è immediata: prima la perla del pari firmata Cutrone (destro al volo da posizione complicata al 55'), quindi il rigore decisivo di Kessie (71', fallo di mano di Bastoni chiamato dal Var).

Ormai è diventato un vizio. Un vizio pericoloso, ma fin qui fortunato. Per fare il Milan, il Milan ha bisogno di uno schiaffo. Era accaduto giovedì contro il Dudelange, asfaltato dopo essere passato in vantaggio a San Siro. È successo nuovamente oggi, con il Parma incredibilmente avanti dopo un primo tempo di affanno totale grazie a un bellissimo colpo di testa di Inglese (ma quasi nulle le occasioni vere e proprie) e poi sbranato da Cutrone e compagni. Cutrone non è citato a caso. Nei limiti tecnici, che sono poi un po' i limiti di tutta la squadra, incarna in questo momento la ferocia che in certi frangenti della partita trascina la squadra di Gattuso, una ferocia che è voglia di superare le difficoltà e continuare la corsa a distanza con la Lazio per un posto in Champions.

Fatto sta che al Meazza si sospira ancora, ma alla fine sono sospiri di chi ha salvato la pellaccia dopo aver visto le streghe. Inglese, avevamo detto, al minuto 49'. Poi Cutrone, appena sei minuti dopo con un destro al volo che nemmeno il miglior Van Basten (ci scusi l'inarrivabile Marco per il paragone certamente avventato), quindi Kessie, su rigore dopo consueto passaggio al Var per individuare il disgraziato intervento di mano di Bastoni (71'). Per un Milan che ha merita, sia chiaro, ben al di là dello striminzito 2-1. E per una volta va dato merito anche a Gattuso, strapazzato qua e là, anche a sproposito, per le scelte. L'inserimento di Borini ad affiancare Cutrone subito dopo il gol di Inglese è stato decisivo. Decisivo perché ha comunicato alla sua squadra che non c'era alternativa alla vittoria e decisivo perché Cutrone, appoggiato da un altro attaccante, è riuscito poi a trovare lo spazio in cui inventarsi Van Basten (ci risiamo...).

Va da sè che ai piedi di una montagna che è una collinetta, Ringhio può sfoggiare il sorriso migliore e cominciare a ipotizzare tabelle Champions. Qualcuno è stato scoperto (Bakayoko su tutti), qualcuno si sta ritrovando, qualcuno (Mauri e Abate, bravo da centrale) sta dimostrando di poter essere utile. E qualcuno tornerà (Higuain). Insomma, in attesa del rientro degli infortunati meno infortunati, qualche buona notizia permette di avviciare il Natale con un pelo di sereno in più. Il calendario può dare una grossa mano: Torino, Fiorentina e Spal in casa, Bologna e Frosinone in trasferta da qui alla pausa. Sono partite da vincere e che si possono vincere. Bastava cominciare con il piede giusto. Come oggi: Milan-Parma 2-1, un po' di paura, ma niente di più. Il Milan cresce insieme a Gattuso, anche così, anche senza i giocatori che poi, a gennaio, potranno renderlo ancora più competitivo grazie al mercato. Gli altri prendano nota. Si sa mai che tocchi fare i conti con Ringhio per un posto tra le grandi...

Bakayoko 6.5 – Piazzato davanti alla difesa, dove avrebbe sempre dovuto giocare (all’inizio era stato impiegato come mezzala), dimostra di essere un signor centrocampista. Imposta e difende, mettendo forza e geometrie. In questo momento è imprescindibile per il gioco del Milan. Ha forse qualche colpa sul gol di Inglese, che stacca davanti a lui. Fisicamente non al top, cala alla distanza.

Abate 6.5 – Seconda partita da centrale e seconda prestazione senza macchia. Bravo sull’uomo ma, sorprendentemente, bravo anche nell’avvio della manovra e, nella metà campo avversaria, in appoggio ai centrocampisti. Paradossalmente meglio da centrale che da esterno

Mauri 6.5 – Ancora una buona prova dopo quella di giovedì contro il Dudelange. Molto mobile, ma anche bravo a rubare un tempo di gioco con passaggi spesso di prima. Sempre nel vivo dell’azione, prova, senza fortuna, anche qualche conclusione. Non giocava titolare in Serie A dal maggio 2017: forse avrebbe meritato più spazio. Esce per Borini quando, con il Milan sotto, Gattuso ha bisogno di una seconda punta

Cutrone 7.5 – La sua non è una prova eccezionale, ma la rete con cui trova il pareggio è meravigliosa: prima va a recuperare un pallone sulla trequarti, quindi fulmina Sepe con un destro al volo sul secondo palo da posizione quasi impossibile.

Inglese 7 – Non solo il gol, bellissimo per tempismo dell’anticipo e precisione del colpo di testa, ma un gran lavoro per cucire i reparti e permettere ai compagni di accompagnare l’azione. Punta moderna e totale, utile anche in copertura

Gervinho 5 – Alle prese con un fastidio al flessore che lo costringe poi ad abbandonare in anticipo il match, non si vede praticamente mai. Mai uno scatto, mai una delle sue pericolosissime iniziative in velocità. Era l’avversario più temuto dal Milan, non ha minimamente inciso nel match

Biabiany 6.5 – Decisamente più vivace dell’opposto, impegna costantemente Calabria con la sua velocità e con la ricerca costante degli spazi. Contenuto dal difensore milanista, ma comunque molto presente e sempre potenzialmente pericoloso

MILAN-PARMA 2-1
Milan (4-3-3):
G. Donnarumma 6; Calabria 6, Abate 6.5, Zapata 6, Rodriguez 6; Kessie 6, Bakayoko 6.5, Mauri 6.5 (7' st Borini 5.5); Suso 6 (43' st Castillejo sv), Cutrone 7.5, Calhanoglu 5. A disp.: Reina, A. Donnarumma, Conti, Simic, Laxalt, Montolivo, Halilovic, Bertolacci, Brescianini. All.: Gattuso 6.5
Parma (4-3-3): Sepe 6.5; Iacoponi 6, B. Alves 6, Bastoni 5, Gagliolo 6; Grassi 5.5 (39' st Ceravolo sv), Scozzarella 6.5 (33' st Stulac sv), Barillà 5.5; Biabiany 6.5, Inglese 7, Gervinho 5 (17' st Ciciretti 6). A disp.: Frattali, Bagheria, Gazzola, Deiola, Rigoni, Gobbi, Sprocati, Di Gaudio. All.: D'Aversa 6
Arbitro: Calvarese
Marcatori: 4' st Inglese (P); 10' st Cutrone, 26' st rig. Kessie (M)
Ammoniti: Biabiany, Iacoponi (P), Borini, Castillejo (M)
Espulsi: -

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