Maratona, il ritorno della regina: la Straneo stupisce a Valencia

La primatista italiana torna in maratona dopo due anni e mezzo e chiude in 2 ore e 30

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Assieme alla festa per i circa 2.000 italiani presenti, la maratona di Valencia ci ha restituito Valeria Straneo, che ha concluso la gara spagnola all’ottavo posto in 2:30’26”, quarto tempo italiano dell’anno dopo quelli di Sara Dossena (2:27’53” agli Europei di Berlino), Giovanna Epis (2:29’41” a Siviglia) e Catherine Bertone (2:30’06” agli Europei di Berlino). La quarantaduenne primatista italiana di maratona (2:23’44”, Rotterdam 2012) mancava all’appuntamento con la finish line dei 42,195 km da 840 giorni: l’ultima gara sulla distanza l’aveva conclusa ai Giochi olimpici di Rio 2016, classificandosi 13ª in 2:29’44”.

La memoria dei tempi migliori ha messo a dura prova la tempra dell’alessandrina, passata a mezza maratona in 1:14’, un intermedio molto impegnativo per le sue condizioni attuali: "Dal ventiseiesimo chilometro ho cominciato a sentire le gambe dure, ho patito tanto, ma ho stretto i denti. Questo traguardo è una gioia immensa e al tempo stesso un punto di partenza" ha dichiarato, stanchissima, già nei primi minuti dopo l’arrivo. "Sento di essere tornata alla maratona, è fantastico". 

Che si tratti di un punto di partenza lo conferma anche Massimo Magnani, da alcuni mesi suo nuovo allenatore: "È stata brava - ha precisato subito l’ex cittì della nazionale di atletica". "Erano due anni che non correva questa distanza, non è stato facile. Solo negli ultimi tre mesi abbiamo potuto lavorare abbastanza bene, senza problemi fisici. Adesso ripartiamo da qui, da questo bel risultato che conforta tutti".

I due vincitori, entrambi etiopi, hanno stabilito i record della Trinidad Alfonso Valencia Marathon. Leul Gebrselassie ha chiuso in 2:04’29”, in una gara dal livello tecnico elevatissimo con tre atleti al di sotto delle 2:05’ e sette atleti al di sotto delle 2:06’30”. Ashete Bekere Dido si è imposta in 2:21’14” davanti alla keniana Lydia Cheromei, il cui 2:22’12” rappresenta il nuovo primato mondiale over 40, e all’etiope Tinbit Gidey Weldgebriel (2:23’38”).

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