Brutta sconfitta casalinga per l'Olimpia Milano che, nell'11esima giornata di Eurolega, si arrende agli spagnoli del Gran Canaria 94-86. Per i biancorossi è il terzo ko di fila in Europa, dopo quelli con Barcellona e Zalgiris Kaunas. Gli spagnoli, freschi di nuovo coach, conducono dal secondo quarto con Milano che nonostante un grande ultimo periodo, trascinata da un ottimo James (26 punti), non riesce a rimontare.
La sconfitta della peggior Milano della stagione europea nega due punti fondamentali in classifica e mina anche certezze che perdono consistenza di fronte alla terza sconfitta consecutiva su cui pesano, anche tecnicamente, l’assenza di Nedovic, il recupero precario di Della Valle e la cattiva condizione di qualche stella come Micov. Oltre ogni previsione Gran Canaria, squadra di fascia bassa ma poco malleabile, anche per il metraggio (Balvin 2,17 e Pasecniks 2,16 ) e poi perchè ha appena avuto la scossa del cambio di allenatore, passando dalla guida di Maldonado a quella del vice Garcia. Fattori che producono subito effetti tangibili visto che al primo squillo Armani (16-8 con buone penetrazioni in attacco) rispondono gli spagnoli, sempre molto fisici, con il tiro da fuori di Eriksson e Tillie ed il più 2 per Pianigani al primo intervallo breve nasce da un canestro all’ultimo centesimo di Kuzminskas. I segnali di una difesa poco attenta, da parte dei campioni d’Italia, ci sono già e diventano il filo conduttore del secondo quarto quando Gran Canaria blocca i ritmi e le possibili transizioni avversarie per trovare poi soluzioni d’attacco che la portano all’intervallo avanti otto (48-40, attraverso 32 punti arrivati dalla panchina) con’un ottima distribuzione di punti.
Le difficoltà di Milano diventano a lungo impotenza nel terzo quarto quando gli spagnoli giocano ancora meglio, come bilanciamento difesa- attacco, non sprecano un pallone e scivolando addirittura a più 14 (56-70), riavvicinati soltanto prima della sirena da James. L’ultimo quarto parte con Milano a meno 8 che è anche poco per quello visto fin qui ed è comunque abbastanza per caricare l’ambiente e l’Olimpia mette la tuta da combattimento e cerca in ogni modo di cambiare la partita: altra intensità, un leader (Cinciarini) capace di timonare la scialuppa, la voglia di recuperare che a tratti mette le ali (le triple in successione di Cinciarini, James e Kuzminskas portano sino al -2: 80-82 a metà periodo) ma che dà frenesia e alla lunga crea confusione. Tutto troppo facile, anche nel finale, per Gran Canaria che chiude 94-86 con i 17 punti di Eriksson, lo svedese chirurgico nel tiro da fuori e nella gestione degli ultimi tiri liberi, mentre i 26 punti di James ed i 16 di Gudaitis (con 17 rimbalzi!) restano agli atti statistici senza incidere nel risultato e nella classifica di Milano che sembra aver perso parte dell’inerzia di inizio Eurolega.
OLIMPIA MILANO: Della Valle, James 26, Micov 6, Gudaitis 16, Bertans 11, Fontecchio ne, Tarczewski 3, Kuzminskas 5, Cinciarini 10, Burns, Brooks 9, Jerrells. Coach Pianigiani.
GRAN CANARIA: Balcerowski ne, Oliver 7, Eriksson 17, Balvin 10, Baez 6, Pasecniks 9, Pauli 9, Rabaseda 4, Evans 8, Strawberry 2, Radicevic 10, Tillie 12. Coach Garcia.