Libertadores, è la notte di River-Boca

Gli argentini invadono Madrid, teatro della finale di ritorno più lunga e discussa di sempre

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I dirigenti del Boca hanno fatto ricorso al Tas di Losanna, quelli del River dicono che è una vergogna giocare all'estero. Fatto sta che Madrid ospiterà in sei mesi le finali delle due più grandi competizioni calcistiche per club al mondo. Questa sera (ore 20.30) sarà la volta del Superclasico al Bernabeu, in primavera della finale di Champions nel rinnovato stadio dell'Atletico.

Giocare a Madrid la finale di Coppa Libertadores River Plate-Boca Juniors, rinviata a causa degli episodi di violenza allo stadio Monumental, rimarrà come una "enorme vergogna per il calcio argentino" ha detto il presidente del River Rodolfo D'Onofrio nel corso di una intervista al quotidiano spagnolo El Pais. "Il River è una vittima, abbiamo impedito a 66.000 tifosi, persone provenienti da tutta l'Argentina e del mondo, di vedere questa finale, e ora abbiamo portato lo spettacolo a 10.000 km di distanza.

I tifosi del River sono stati privati della loro partita", ha insistito D'Onofrio per il quale gli incidenti "sono dovuti ad una minoranza di ultras, 40 o 50 delinquenti". Tevez, dal canto suo, ha giudicato "pazzi" quelli della confederazione americana per la scelta di Madrid. "Per entrambe le squadre sarà difficile, dobbiamo capire che non stiamo giocando un'amichevole estiva. Con i ragazzi del River Plate ancora non ci ho parlato, non so se lo farò. Ma certamente sarà difficile concentrarsi sulla partita perché veniamo anche da un lungo viaggio".

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