Il Napoli ha perso 1-0 contro il Liverpool nell'ultima giornata del gruppo C ed è stato eliminato dalla Champions League per via del maggior numero di reti segnate dagli inglesi (nove a sette). Ad Anfield ha deciso una rete di Salah al 34', bravo a liberarsi in area ed approfittare di un'ingenuità di Ospina. Nella ripresa il portiere azzurro ha evitato il tracollo, ma al 92' Alisson ha negato a Milik il gol della qualificazione.
E' finita nel peggiore dei modi per il Napoli, beffato dagli episodi, dai centimetri, dai rimpianti. L'1-0 che nessuno voleva è arrivato come un macigno pesante sulla coscienza di Ancelotti, beffato ancora dal Liverpool, e dei suoi ragazzi che nonostante un ottimo girone di ferro sono retrocessi in Europa League per la burocrazia. Non sono bastati i nove punti, l'unica sconfitta di Anfield ha condannato il Napoli all'eliminazione non per gli scontri diretti (pari col Liverpool), non per la differenza reti (sempre pari), bensì per il numero di gol fatti alla fine. Ed è allora che i pensieri tornano al gol subito a Parigi a tempo scaduto da Di Maria, ma anche a quello concesso alla Stella Rossa in casa senza segnarne ulteriormente. Dettagli appunto, i gol, che nel calcio però sono l'unica cosa che conta.
Ad Anfield al Napoli serviva segnare prima di tutto perché senza un gol e senza un aiuto insperato da Stella Rossa e Psg (che infatti non è arrivato), senza timbrare il cartellino in terra inglese sarebbe stato tutto più difficile. L'inizio poi sembrava essere di buon auspicio con le folate di Ruiz e le incursioni di Mertens a spaventare la rocciosa - ma lenta - difesa Reds. E invece dopo i primi minuti di carattere è venuta fuori la voglia di vincere e qualificarsi del Liverpool, fisico e veloce, a tratti imprendibile e travolgente in mezzo al campo con Wijnaldum e le tre frecce offensive capitanate da Salah. Una volta alzato il ritmo per il Napoli è diventato tutto più difficile, soprattutto con l'aumentare degli errori in palleggio soprattutto di Mario Rui ed Hamsik. L'episodio chiave però è arrivato con una grande giocata di Salah e una sbavatura grave di Ospina: al 34' l'egiziano è stato bravo a fare perno su Mario Rui al limite dell'area mandandolo a vuoto, puntando poi Koulibaly e lasciandolo sul posto prima di infilare il portiere - che intanto si era tuffato verso il centro dell'area - sul suo palo. Una giocata da campione unita a un errore grossolano che ha fatto tutta la differenza del mondo.
Sì perché nella ripresa la partita si è spezzata in due, ma senza modificare il tabellino. Il Liverpool pur arrivando con troppa facilità dalle parti di Ospina non ha mai trovato la giocata vincente, punito dall'imprecisione - spesso clamorosa - dei suoi attaccanti e fermato, questa volta in maniera decisamente positiva, da almeno tre miracoli di Ospina su Salah e Manè. Il senegalese di fatto è stato l'ultimo alleato del Napoli divorandosi il raddoppio più e più volte, anche a porta sguarnita e lasciando aperta la porta della speranza che Alisson al 92' ha chiuso a doppia mandata su Milik con un intervento clamoroso. Una parata da tre punti, uno schiaffo fortissimo alle ambizioni di Ancelotti e degli azzurri che si ritrovano ancora una volta a retrocedere in Europa League dopo il girone. Che non lo meritassero, purtroppo, è anch'esso un dettaglio.
Alisson 7,5 - Mette tutto il corpo a difesa della qualificazione: l'intervento miracoloso su Milik in pieno recupero manda il Liverpool agli ottavi.
Insigne 5 - Stecca la partita più importante facendo ripartire i discorsi sulla sua trasformazione in campione. Fuori dal gioco a larghi tratti, prova ad accendersi quando ormai è troppo tardi.
Salah 7 - Decisivo, come sempre. L'azione del gol è una sua invenzione: bravo a farsi scudo su Mario Rui, infilare Koulibaly e sorprendere sul primo palo il portiere. Tutti i pericoli passano dai suoi piedi.
Ospina 5 - Nella ripresa è decisivo con tre interventi incredibili, ma la macchia sul gol subito sul suo palo anticipando un movimento illogico non può essere lavata e - a conti fatti - è costata l'eliminazione.
Allan 7 - Il solito leone in mezzo al campo. Lotta contro tutto il centrocampo inglese praticamente da solo.
Manè 4,5 - Due sono i punti di vista: o si apprezza il movimento e le occasioni che si crea oppure si punisce il fatto che abbia sbagliato almeno tre occasioni nitide davanti al portiere in maniera incredibile. Noi stiamo dalla parte dei tifosi: con più freddezza sicuramente avrebbe evitato qualche malore in più nel finale ad Anfield.
LIVERPOOL-NAPOLI 1-0
Liverpool (4-3-3): Alisson 7,5; Alexander-Arnold 6,5, Matip 6, Van Dijk 6,5, Robertson 6; Wijnaldum 6,5, Henderson 6, Milner 6 (40' st Fabinho sv); Salah 7, Firmino 6,5 (34' st Keita 6), Mané 4,5. A disp.: Mignolet, Lovren, Moreno, Shaqiri, Sturridge. All.: Klopp 6,5.
Napoli (4-4-2): Ospina 5; Maksimovic 6, Albiol 6,5, Koulibaly 5, Mario Rui 5 (25' st Ghoulam 5,5); Callejon 5,5, Allan 7, Hamsik 5,5, Ruiz 6 (17' st Zielinski 5); Mertens 5,5 (22' st Milik 6), Insigne 5. A disp.: Karnezis, Hysaj, Ounas, Diawara. All.: Ancelotti 5,5.
Arbitro: Zwayer
Marcatori: 34' Salah
Ammoniti: Van Dijk, Salah (L); Koulibaly (N)
Espulsi: nessuno