In Grecia gli arbitri fermano il campionato. I direttori di gara hanno indetto infatti uno sciopero in seguito alla violenta aggressione a un arbitro nella cittadina di Larissa. Una dura presa di posizione, che riguarderà soltanto la "Super League" e non gli incontri della Coppa di Grecia e che vuole lanciare un messaggio forte di solidarietà nei confronti delle vittime e di protesta nei confronti di un fenomeno purtroppo sempre più diffuso in tutto il mondo.
Nel dettaglio, gli arbitri greci della I Divisione hanno reso noto di non voler scendere in campo per "motivi psicologici", vista la "vigliacca e inaccettabile" aggressione ad un loro collega. L'arbitro, Thanassis Tzilos, è stato assalito da tre persone a volto coperto vicino alla sua abitazione di Larissa e colpito alla testa e alle gambe. Ricoverato in ospedale, è stato dimesso, mentre la caccia ai responsabili non ha finora dato frutti. Nel week-end erano in programma le partite della 15/a giornata di Super League, che non prevedeva incontri di cartello e precede la sosta invernale, che durerà fino a gennaio, quando lo sciopero dei fischietti dovrebbe essere concluso.
Uno stop che accende i riflettori su un fenomeno che di recente ha interessato anche l'Italia, dove la brutale aggressione all'arbitro Riccardo Bernardini ha fatto molto discutere, suscitando proteste e indignazione da parte delle autorità e dell'Aia.