Premier League: Manchester City ko e a -4 dal Liverpool, perde anche il Chelsea

Esordio col botto per Solskjaer sulla panchina dello United: battuto 5-1 il Cardiff

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Pomeriggio di sorprese nella 18.ma giornata di Premier League. Battuto in casa il Manchester City dal Crystal Palace per 3-2: al vantaggio di Gundogan rispondono Schlupp, Townsend e Milivojevic, inutile la rete di De Bruyne. Perde tra le mura amiche anche il Chelsea: il Leicester passa 1-0 con un gol di Vardy. Bene invece l'Arsenal (3-1 al Burnley). Trionfa il primo Manchester United di Solskjaer: 5-1 in casa del Cardiff.

MANCHESTER CITY-CRYSTAL PALACE 2-3
Nuovo inatteso stop per la truppa di Guardiola, che vede il Liverpool scappare a quattro lunghezze di vantaggio. Avvio di gara che non sembra riservare grandi sorprese, Delph e Bernardo Silva sfiorano il gol, trovato poi da Gundogan al 27’. Il consueto canovaccio però viene interrotto dopo la mezz’ora dall’uno-due degli ospiti, che pareggiano con Schlupp al 33’ e addirittura passano a condurre due minuti dopo (35’) con Townsend, con un gran tiro al volo. Manchester City sotto shock, che in avvio di ripresa incassa addirittura la terza rete con un rigore trasformato da Milivojevic (51’). La reazione dei padroni di casa arriva soltanto nell’ultimo quarto d’ora: Sané colpisce il palo su punizione, De Bruyne all’85’ riapre i giochi con un tiro da fuori e Gabriel Jesus, in pieno recupero, fallisce il pari con un colpo di testa alto.

CHELSEA-LEICESTER 0-1
Il Chelsea fa la partita come di consueto, ma quest’oggi la gara di Sarri tiene i ritmi troppo bassi e fatica a rendersi pericolosa. Soltanto due vere occasioni nel primo tempo, con Hazard che colpisce la traversa e Willian che impegna Schmeichel. Il Leicester si difende con ordine senza rischiare troppo e in avvio di ripresa passa con un gran contropiede, Maddison innesca Vardy che batte Kepa (51’). Hazard risponde impegnando Schmeichel, ma il Leicester legittima il vantaggio andando vicino almeno tre volte al raddoppio in contropiede. Reazione del Chelsea più di nervi che di gioco, l’occasione più importante al 90’ ma Marcos Alonso, a tu per tu col portiere, colpisce un palo clamoroso. Primo ko interno per il Chelsea, agganciato al quarto posto dall’Arsenal.

CARDIFF-MANCHESTER UNITED 1-5
Dopo l’addio di Mourinho è il primo Manchester United di Solskjaer (già giocatore dei Red Devils dal 1996 al 2008) quello che scende in campo al Cardiff City Stadium contro i gallesi per la 18esima giornata di Premier League. Ai Red Devils bastano 3’ per sbloccare il risultato: Rashford trova una bellissima rete direttamente da calcio di punizione, con la palla che s’insacca nell’angolino basso a destra. Al 29’ arriva il raddoppio: Pogba serve Herrera, lo spagnolo lascia partire un destro da fuori area che s’insacca sotto la traversa (complice anche la deviazione di un difensore). Al 38’ accorcia il Cardiff con Camarasa dagli undici metri. In gol anche Martial al minuto 41 con un destro indirizzato nell’angolino in basso a sinistra. Al 57’ rigore anche per il Manchester United: Lingard cala il poker dagli undici metri. Al 90’ arriva il punto esclamativo sul match: il Cardiff perde palla a centrocampo, Pogba vede il taglio di Lingard e lo serve nello spazio. L’inglese realizza con la massima freddezza. La gara termina 5-1.

ARSENAL-BURNLEY 3-1
L’Arsenal ha qualcosa da farsi perdonare dopo la rocambolesca sconfitta contro il Southampton, ma la prima occasione è per il Burnley, con Westwood che mette paura a Leno dopo tre minuti. Al primo vero tentativo, in ogni caso, i Gunners fanno valere la maggiore qualità complessiva grazie ad Aubameyang, che fredda Hart di prima intenzione sul servizio di Kolasinac. Arsenal che prende controllo del campo per il resto del primo tempo, anche senza riuscire a creare grandissime occasioni per il raddoppio. Gol del 2-0 che arriva comunque in avvio di ripresa, ancora con Aubameyang, dopo una bella combinazione con Lacazette. La gara sembra totalmente nelle mani della squadra di Emery, che però si rilassa e concede a Barnes il gol per accorciare le distanze su una palla vagante in area. Fasi finali di gara convulse, con il Burnley che resta in gioco fino alla fine, pur senza creare grossi grattacapi a Leno. E’ anzi Iwobi, entrato al posto di Lacazette, a chiudere i conti in pieno recupero, con un gran tiro sotto la traversa. Con un po’ di fatica, Emery e soci conducono in porto una vittoria importante per ricominciare la corsa verso la zona Champions.

BOURNEMOUTH-BRIGHTON 2-0
Ritorna alla vittoria il Bournemouth che si rilancia nella corsa alla sesta posizione. Decide una doppietta di Brooks, che al 21’ realizza con un tiro preciso all’angolino e al 77’ raddoppia con un gran colpo di testa. In mezzo, il Brighton se la gioca: il più pericoloso è Dunk, che a fine primo tempo chiama Begovic al miracolo ma nella ripresa (73’) lascia in dieci i suoi per doppio giallo.

WEST HAM-WATFORD 0-2
Vittoria importante per gli Hornets, seconda consecutiva, nel derby, che vale quota 27 punti. Predominio Watford in avvio di gara, legittimato dal rigore di Deeney al 30’. Il West Ham però reagisce bene e nel finale di frazione con Hernandez sfiora il pari, negato da Foster. Nel secondo tempo è Antonio ad avere una grande occasione per gli Hammers, colpendo il palo, e lo stesso Antonio fallisce poi il gol del pari mandando alto di testa da ottima posizione. All’87’, il Watford chiude la partita con un gol dell’ex milanista Deulofeu.

HUDDERSFIELD-SOUTHAMPTON 1-3
Due su due per Hasenuttl, che dopo la vittoria sull’Arsenal centra altri tre punti pesantissimi con l’Huddersfield. Saints trascinati nel primo tempo da Redmond (15’) e dal rigore di Ings (42’). Nel secondo tempo, prova a riaprire i giochi Billing al 58’, prima del terzo gol di Obafemi (71’).

NEWCASTLE-FULHAM 0-0
Gara non entusiasmante tra Toons e Cottagers. A lungo le migliori occasioni sono per il Newcastle, soprattutto con Rondon che nel primo tempo cestina un paio di ottime opportunità. Nel finale, è il Fulham ad andare più vicino alla vittoria, con le conclusioni di Mitrovic e Kamara murate a colpo sicuro. Punto che non muove la classifica più di tanto ma fa morale per i londinesi, il Newcastle resta al di fuori della zona retrocessione.

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