Milan, quante spine per Gattuso: il panettone può andargli di traverso

Frosinone e Spal saranno decisive per il futuro del tecnico

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Rino Gattuso mangerà il panettone a Milanello, ma tra canditi e uvette potrebbe andargli di traverso. Canditi e uvette sono Frosinone e Spal che decideranno il futuro dell'allenatore del Milan tra il 26 e il 29 dicembre. Due partite per salvare la panchina, due vittorie da conquistare a ogni costo (anche per la classifica), ma serviranno pure due buone prestazioni. Leonardo e Maldini, spinti dal nuovo amministratore delegato Gazidis, stanno valutando l'esonero viste le ultime due settimane da incubo. 

Una scelta non facile da prendere, ma forse doverosa perché Gattuso ha mostrato dei limiti in questi ultimi mesi e ora la situazione sembra essere precipitata. Quattro partite, due pareggi e due sconfitte con tanto di eliminazione dall'Europa League. Un solo gol segnato e quattro subiti contro avversari non certo irresistibili (Torino, Olympiacos, Bologna e Fiorentina). E proprio l'attacco sembra essere il problema maggiore con un Higuain involuto e nervoso, un Cutrone sfortunato e un Suso senza il tocco magico. Contro la Viola si è vista qualche azione pericolosa, ma non c'è mai stata la sensazione di poter far male agli avversari. "Manca il veleno", frase tanto cara a Gattuso nell'ultimo periodo, ma il problema è anche tattico. Il 4-4-2 ha puntellato la difesa, ma rispetto al 4-3-3 di inizio stagione ha ridotto di gran lunga la pericolosità offensiva e segnare è diventato difficile anche per il Pipita, che di gol in carriera ne ha sempre fatti...

Poi capitolo Calhanoglu che da mesi è quasi impresentabile. Vero, in panchina non c'è molto di meglio, ma un turno di riposo potrebbe fare bene al turco. Gattuso fa le sue scelte come quella di non schierare Montolivo contro la Fiorentina preferendogli Calabria da interno di centrocampo. Un terzino in mezzo al campo che pur applicandosi bene, senza i movimenti da mediano, ha lasciato spazio aperto a Chiesa per il tiro del gol. Contro l'ex capitano rossonero "non è accanimento" dice Ringhio, ma poco ci manca.

Serve una scossa a tutto l'ambiente e Gattuso rischia grosso. Anche i tifosi sembrano averlo scaricato e il nostro sondaggio parla chiaro: oltre 20mila voti e per il 68% Ringhio deve essere esonerato.

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