Dominik Paris si ripete vincendo, dopo la discesa, anche il supergigante di Coppa del Mondo sulla pista di Bormio. Lo sciatore di Merano trionfa superando di un solo centesimo l'austriaco Matthias Mayer, grazie a un grande ultimo parziale, e il norvegese Aleksander Kilde, giunto a 46 centesimi. Subito fuori l'altro azzurro Christof Innerhofer, male i norvegesi Jansrud (fuori anche lui) e Svindal.
E’ un Dominik Paris superlativo, che sulla pista di Bormio si trova come nel salotto di casa sua. Altra grande prestazione, dopo quella di 24 ore fa, dello sciatore azzurro, che anche in Super G dimostra il suo momento magico. Gestione nella parte centrale del tracciato, quella maggiormente ‘guidata’, senza prendersi rischi, per andare poi all’attacco nel finale, recuperando lo svantaggio nei confronti dell’austriaco Matthias Mayer, battuto, al traguardo, di un solo centesimo. L’ultimo parziale risulta decisivo ai fini del risultato: la successiva discesa del norvegese Aleksander Kilde, che non va oltre il terzo posto a 46 centesimi, non scalfisce il primato di Paris, che si gode una doppietta storica per lui e per lo sci azzurro. L’unico a riuscire a vincere nello stesso weekend, sulla stessa pista, in due specialità diverse era stato Alberto Tomba nel 1994.
Delusione, invece, per l’altro italiano Christof Innerhofer, secondo nella discesa di ieri, che scende con il pettorale numero 1, ma inforca dopo quattro porte ed è subito fuori. Male i norvegesi Aksel Svindal e Kjetil Jansrud, fin qui dominatori di specialità. Svindal non trova il ritmo e conclude a 1.79 da Paris, Jansrud invece rischia troppo ed esce. Gli austriaci, oltre al secondo posto di Mayer, portano a casa la quarta e quinta posizione di Vincent Kriechmayr e di Max Franz, staccati di 50 e 80 centesimi da Paris. Bene anche lo svizzero Feuz, sesto a 86 centesimi. Lontano l’altro elvetico Caviezel, a 1.23.
La gara è stata brevemente interrotta per la brutta caduta del norvegese Stian Saugerstad all'ingresso della Carcentina, uno dei passaggi più difficili della Stelvio. L'atleta si è comunque alzato da solo, dopo che gli è stato sistemato un collare. Poio i volo in elicottero all'ospedale di Sondalo.