Alla fine forse non sanno nemmeno loro quanti ne hanno. Di soldi, sicuramente, visto che stiamo parlando di una delle società più ricche del mondo. Ma anche di giocatori, vista questa lista pazzesca. Il Chelsea ha comprato Christian Pulisic dal Borussia Dortmund ma lo ha lasciato in prestito allo stesso Borussia e questo vuol dire che in questo momento i Blues hanno la bellezza di 41 giocatori di proprietà che stanno giocando in altre squadre in prestito. C'è un po' di tutto: giocatori acquistati come fenomeni già affermati, rivelatisi poi mezze figure o nemmeno mezze, giovani prospetti ancora tutti da scoprire, ma anche semplici mestieranti che sono passati dalla sede del Chelsea solo per firmare il contratto e poi hanno iniziato un lungo tour a spese della loro società appartenenza, come il playmaker brasiliano Nathan, preso nel 2015, che non ha mai rischiato di esordire in prima squadra ma si è fatto un giro in Olanda (Vitesse), in Francia (Amiens) e in Portogallo (Belenenses), per andare ora a giocare in una squadra del suo Paese, l'Atletico Mineiro (era stato prelevato dall'Atletico Paranaense).
C'è parecchia roba del Chelsea anche in Serie A, con il milanista Bakayoko che piano piano sta conquistandosi un minimo di spazio con la maglia rossonera dopo un inizio complicato, ma c'è anche Mario Pasalic, che al Milan è stato in passato e che quest'anno ha ricominciato a parlare italiano giocando nell'Atalanta. Non tutti sanno invece che Ola Aina del Torino è un altro dei Chelsea-Boys sparsi per l'Europa. Il prossimo? Potrebbe essere addirittura Alvaro Morata, che Sarri non fa praticamente mai giocare e che oltre alla corte discreta del Milan sta ricevendo avances anche dal Siviglia nel suo Paese. Dalla Spagna potrebbe muoversi un altro attaccante di proprietà del Chelsea, il belga Michy Batshuayi, che nel Valencia non gioca praticamente mai e che ha molta voglia di cambiare aria.
Tra i tanti nomi spicca anche quello di un trentaseienne, il portiere portoghese Eduardo che è stato parcheggiato in Olanda, al Vitesse, mentre il difensore olandese Kurt Zouma, che era stato bollato come fenomeno, gioca oggi nell'Everton dopo aver subìto l'onta della retrocessione con lo Stoke City. Con tutti questi giocatori, il Chelsea potrebbe iscrivere due squadre abbastanza competitive ad altrettanti campionati di medio livello, che potrebbe affrontare con giustificate ambizioni. L'Uefa qualche tempo fa aveva lanciato l'idea di mettere un freno a questa sorte di imperialismo del mercato che consente a un club di controllare un numero incredibile di giocatori. Al momento non se n'è fatto nulla e quindi questo strano caso finisce per rientrare nella più assoluta normalità.
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