La bandiera cinese non sventola più su casa Milan eppure la ragion di stato impone ai rossoneri di guardare alla Superleague cinese con simpatia e interesse per raggranellare il tesoretto necessario per operare sul mercato con costrutto e migliorare la rosa di Rino Gattuso in vista della seconda parte della stagione. I conti impongono un sacrificio e in questo momento il prescelto per monetizzare potrebbe essere Frank Kessie, su cui il Benjing Guan, la squadra più rappresentativa di Pechino, ha da tempo messo gli occhi.
Complicato per un 22 enne ambizioso scegliere la Cina, ma altrettanto complicato diventa rinunciare ad un’offerta da 10 milioni a stagione di ingaggio e naturalmente per il Milan rifiutare 50 milioni di euro cash che completerebbero una plusvalenza di circa 22 milioni che liberererebbe le mani sul mercato a Leonardo.
Tra l’altro il Milan non guarda alla Cina solo per il mercato in uscita (anche Borini ha le valigie pronte, molto vicino allo Shenzhen che offre 7,5 milioni), infatti da settimane si parla di Yannick Carrasco come del prossimo rinforzo per Gattuso. Dopo i gravi infortuni del 2017, l’ex Atletico Madrid ha mostrato la propria ritrovata integrità fisica brillando e segnando, sette gol in venticinque presenze col Dalian Yifang.
Eccitati i tifosi e i commentatori cinesi, ma anche gli osservatori rossoneri, che vista la modestia della squadra di Berndt Schuster, arrivata undicesima su sedici in Superleague, potrebbero convincere Carrasco a rimettersi in gioco in Europa in un club prestigioso come il Milan con l’idea di preservare anche il posto da protagonista in Nazionale come agli ultimi Mondiali di Russia e non finire magari nel dimenticatoio, stella di un campionato modesto che tra l’altro ripartirebbe a marzo.
Il Milan conta di averlo in prestito fino a giugno e quindi partecipare solo in parte al pagamento dell’ingaggio faraonico del giocatore, il gradimento del belga è stato già strappato via social (like di Carrasco a un post su Instagram in cui si parlava del suo trasferimento in rossonero) ora non resta che convincere i vecchi amici cinesi.