Quella capace di chiudere con 53 punti il girone d’andata sarà anche la Juventus di Cristiano Ronaldo, ma sarebbe un errore grave dimenticare il valore aggiunto Massimiliano Allegri, che in bianconero sta facendo qualcosa di straordinario utilizzando di anno in anno interpreti e moduli diversi ma continuando comunque a vincere in Italia e a fare bella figura in Europa.
Restando al territorio nazionale, Allegri ha già vinto 5 scudetti, uno con il Milan, quattro consecutivi (solo Carcano come lui) con la Juve. Nella classifica degli allenatori pluriscudettati è dietro solo a Giovanni Trapattoni, 7 titoli, ha già affiancato Capello e Lippi e se tutto andrà come sembra, li staccherà alla fine di questo campionato.
Antonio Conte con i suoi tre scudetti consecutivi è già quasi doppiato. Ma Allegri regge bene il confronto anche fuori dai confini. Nessuno come lui in un grande campionato europeo negli ultimi 3 anni e mezzo, ma non solo, è anche primo nella percentuale di vittorie tra campionato e coppe europee. 2,48 la media punti di Max in A, 74% la percentuale di successi tra campionato e Champions.
Secondo Guardiola con 2,41 e 72%. Staccati Ancelotti e anche il tre volte campione d’europa Zidane, così come Sarri e il prossimo avversario agli ottavi di Champions, Simeone.
Attenzione allora a snobbare Max, che potrebbe farsi tentare da panchine prestigiose occupate ora da allenatori poco titolati come Santiago Solari a Madrid, o il traghettare Solskjaer a Manchester, Niko Kovac al Bayern Monaco o Ernesto Valverde al Barcellona che, pur avendo già vinto una Liga in blaugrana, (attualmente è ancora primo in campionato), ha detto che non è certo di rimanere al Barça. Sarà anche la Juve di Cristiano Ronaldo, ma guai a farsi scappare Max Allegri, l'allenatore dei record.