Marcel Hirscher si conferma fenomeno e centra il primo posto anche nello slalom di Adelboden, dopo la vittoria di ieri nel gigante. Dopo il terzo posto della prima manche, il "Cannibale" rimonta anche oggi mettendosi alle spalle il francese Noel, a mezzo secondo, e il norvegese Kristoffersen, a 71 centesimi. 67 vittorie in carriera per l'austriaco, a -19 da Stenmark. Italiani deludenti soprattutto nella seconda manche: 13° Moelgg, il migliore degli azzurri.
Si parla da tempo di Lindsay Vonn e del record di Ingemar Stenmark nel mirino della campionessa americana: 82 vittore per lei, 86 per lo svedese a tutt’oggi considerato il più grande sciatore di tutti i tempi. Sarà però il caso di considerare un altro serio candidato in questo speciale ‘ritorno al futuro’ quanto a palmares: il suo nome è Marcel Hirscher, le vittorie per lui sono 67 e ormai nemmeno l’austriaco classe ’89 fa più mistero di aver messo in agenda proprio il record di Stenmark. Certo non sarà semplice, ma a guardare quanto accaduto nel weekend ad Adelboden, la “capitale dello slalom” nel circus dello sci alpino, l’obiettivo è di sicuro meno lontano. Dopo il successo nel gigante di sabato, infatti, Hirscher infila il gradino più alto del podio anche nello slalom di domenica, mettendosi alle spalle il francese Noel (+0.50) e il norvegese Kristoffersen (+0.71).
Gara complicata, quella sul tracciato svizzero, con la neve, copiosa, caduta in nottata e qualche fiocco a disturbare la visibilità anche nel corso della discesa degli atleti. Hirscher, al solito imperturbabile, parte dal terzo posto della prima manche e sin dal cancelletto si dimostra il “Cannibale” che è: arriva fino a sette decimi di vantaggio prima del “muro”, perdendo qualcosina nel “baratro” di Adelboden dove però arriva precedendo Noel (quinto dopo la prima manche) di ben mezzo secondo. Dopo di lui, il remake del tracollo del giorno prima per Henrik Kristoffersen: ancora davanti a Hirscher dopo il primo round, di nuovo dietro al termine della gara in quella che è ormai divenuta una sorta di psicosi per il norvegese, terzo al traguardo solo grazie alla vera delusione di giornata: Marco Schwarz. L’austriaco, grande protagonista nella prima parte di gara con uno splendido 53.90, inforca nel tentativo di difendersi dal connazionale, finendo per regalare proprio a Hirscher l’ennesima gioia. Deludenti gli italiani. Vero, infatti, che piazziamo cinque azzurri nei primi venti, ma tutti perdono posizioni nella seconda manche con Moelgg 13° a più di un secondo e mezzo, 16° e 17° Gross e Maurberger, 19° e 20° Tonetti e Vinatzer.