Tennis, Australian Open: Serena e Djokovic ai quarti, continua la maledizione Slam per Zverev

Il numero 1 del mondo piega Medvedev, la statunitense supera la Halep in 3 set. Disastrosa la prova di Sascha, travolto da Raonic

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Novak Djokovic approda ai quarti di finale degli Australian Open, non senza soffrire. Il numero 1 del mondo supera in 4 set il russo Medvedev con il punteggio di 6-4, 6-7, 6-2, 6-3. Continua, invece, la ‘maledizione’ dei tornei del Grande Slam per Alexander Zverev, travolto 6-1, 6-1, 7-6 dal canadese Milos Raonic al termine di una partita a senso unico. Nel tabellone femminile, Serena Williams piega la numero 1 del mondo, Simona Halep, in 3 set.

Non certo il miglior Djokovic della stagione, ma tanto basta al numero 1 del mondo per avere ragione del coriaceo russo Daniil Medvedev e volare ai quarti di finale degli Australian Open. Un Nole nervoso e poco lucido nei momenti chiave chiude i conti in quattro set con il punteggio di 6-4, 6-7, 6-2, 6-3 in 3h16’ di gioco. La partita corre lungo il filo dell'equilibrio fino al sesto gioco del primo set, quando Djokovic piazza il primo break dell’incontro. Medvedev non si scompone e prova a metterla sul fisico, senza tirarsi mai indietro dallo scambio, nemmeno quando Djokovic aumenta il ritmo, costringendolo a correre da una parte dall'altra del campo. Quando l'ossigeno per il russo inizia a scarseggiare, il serbo approfitta di un doppio fallo sanguinoso del suo avversario sulla parità, per poi chiudere il primo set con un passante di rovescio, che vale il 6-4. Il primo momento chiave arriva nel secondo gioco, quando Medvedev salva 5 palle break, riuscendo a difendere con le unghie e con i denti il proprio servizio. Lo sforzo taglia le gambe al russo, che scivola sotto 4-1. Improvvisamente, però, si spegne la luce per Nole, che subisce l'aggressività del suo avversario, bravissimo a forzare un insperato tie-break e ad aggiudicarselo 7 punti a 5. Djokovic non è lucido, finisce sotto 0-40 sul proprio turno di servizio nel quarto gioco del terzo set, ma, con orgoglio, ricuce il gap portandosi sul 2-2. E’ la svolta: 5 giochi in fila per il serbo che chiude i conti sul 6-2. Le gambe del russo non rispondono più come nei set precedenti e Djokovic, da vero cannibale, ne approfitta per allungare le mani sulla partita. Alla Rod Laver Arena finisce 6-4, 6-7(5-7), 6-2, 6-3. Nei quarti di finale, il numero 1 del mondo troverà il giapponese Kei Nishikori, che ha superato Carreno-Busta in cinque set con una rimonta furiosa. Sotto di due set, il numero 9 della classifica Atp ribalta il punteggio al termine di una maratona di oltre 5 ore e chiusa solo 8-10 al Super tie-break. Alla fine, il tabellone dice: 7-6, 6-4, 6-7, 4-6, 6-7(8-10). Per il giapponese si tratta del quarto approdo ai quarti di finale a Melbourne.

Finiscono agli ottavi di finale, invece, gli Australian Open di Alexander Zverev, sconfitto 3-0 dal canadese Milos Raonic al termine di una partita senza storia. Il capofila della truppa 'next gen' conferma le proprie difficoltà nei Tornei del Grande Slam, incassando l'ennesimo stop prima delle fasi finali. Il tedesco parte troppo contratto, quasi timoroso, non riesce ad accelerare il ritmo del gioco con i suoi fendenti precisi e potenti dal fondo, lasciando il pallino della scambio in mano al cannoniere canadese. Raonic approfitta dei regali dell'avversario e, quasi incredulo, conquista un primo set in 34 minuti, chiudendo i conti sul punteggio di 6-1, con Zverev che non tiene nemmeno un turno di servizio. Se il primo set è da dimenticare, il secondo è un vero e proprio incubo. Sascha è nervoso, scivola sotto di 2 game ma, per la prima volta, riesce a difendere il proprio turno di servizio, infiammando il pubblico in tribuna: forse c’è una partita. E' solo un'illusione: Raonic riprende il filo del discorso da dove lo aveva interrotto e si aggiudica anche il secondo set con il medesimo punteggio in 29 minuti. Ferito nell'orgoglio, il numero 4 del mondo si sveglia nel terzo set in cui, finalmente, lascia intravedere sprazzi del suo tennis champagne. Raonic, per nulla impressionato, continua con il proprio piano partita, tiene botta senza prendersi rischi e forza il tie-break. Un dritto in rete di Sascha manda Milos 6-4, e il serve&volley del canadese conclude la partita. Ai quarti dovrà vedersela con il numero 31 della classifica Atp, Lucas Pouille, che ha battuto Coric 3-1 (7-6, 4-6, 5-7, 6-7).

Nel tabellone femminile, Serena Williams approda ai quarti di finale dopo aver eliminato la numero 1 del mondo, Simona Halep, in 3 set (6-1, 4-6, 6-4). La statunitense parte subito fortissimo e si aggiudica il primo set con un perentorio 6-1 in poco più di 20 minuti di gioco, quasi a ribadire a chi, secondo lei, spetti lo scettro di regina del circuito Wta. Le cose si complicano ulteriormente per la romena nel secondo set: Serena continua a viaggiare su ritmi elevatissimi e brekka l'avversaria portandosi sul 2-1. Qui, la Halep tira fuori l'orgoglio e piazza un contro-break al termine di un game infinito. Nel decimo gioco, Simona completa l'opera, strappando nuovamente il servizio alla Williams e portandosi sul punteggio di 1-1. L'ultimo set è una vera e propria battaglia di 50 minuti. Quando c'è da lottare, però, nessuna lo fa più e meglio della Williams: la statunitense nel sesto gioco difende il proprio turno di servizio, cancellando tre palle break, e poi, approfittando del momento di scoramento dell'avversaria, piazza la zampata decisiva in quello successivo, con il break che, di fatto, chiude i conti. Ai quarti la statunitense dovrà vedersela con la Pliskova, che cha superato la Muguruza 6-3, 6-1. Avanzano al turno successivo anche la giapponese Naomi Osaka e l’ucraina Elina Svitolina. La campionessa uscente a Flushing Meadows supera per 4-6, 6-3, 6-4 la lettone Anastasjia Sevastova, mentre l’ucraina fa fuori la statunitense Madison Keys per 6-2, 1-6, 6-1.