L'unione fa la forza e nel caso del Milan di Gattuso porta vittorie e punti. I rossoneri sono usciti vittoriosi dalla "guerra" contro il Genoa affidandosi alla forza del gruppo più che ai singoli, in un momento particolare della stagione. Senza Higuain promesso sposo del Chelsea, e con una formazione ancora una volta stravolta da infortuni (l'ultimo quello di Zapata nei primi minuti) e squalifiche, il Milan ha saputo difendersi e colpire con la qualità dei propri giocatori: le giocate di Paquetà, l'intesa Suso-Cutrone e il ritrovato Conti sulla fascia.
Il gioco non è spumeggiante, ma a Gattuso - squalificato a Genova - difficilmente si può chiedere di più in questo contesto. Vincere contro il Genoa in una trasferta storicamente delicata era fondamentale per le ambizioni da Champions dei rossoneri, e i tre punti in un modo o nell'altro sono arrivati. Un successo che vale il quarto posto con le parate di Donnarumma, al quarto clean sheet in campionato nelle ultime sei partita; ma anche con l'inaspettata qualità da difensore centrale di Abate che, spostato al fianco di Musacchio dopo il ko di Zapata, ha svolto alla perfezione il nuovo ruolo con sicurezza e precisione.
Ma se il mercato piange dopo essere passati in poche settimane dai "probabili arrivi" di Ibrahimovic e Fabregas, Sensi e via discorrendo all'addio di Higuain, in attesa di capire se Piatek risolverà i mali offensivi che comunque restano colmi di limiti, Gattuso ha trovato anche il modo di sorridere. Con Paquetà innanzitutto, che a Genova ha fatto intravedere lampi di qualità e capacità di verticalizzare o inserirsi diventando una freccia in più nell'arco rossonero (non solo per il palo colpito al volo); ma anche con Conti, al secondo assist consecutivo a Genova, che ha portato tecnica, velocità e precisione negli ultimi metri arrivando sul fondo. Il tutto mischiato all'intermittenza di Suso e Cutrone che però si sono cercati e trovati.
Ora viene il difficile, come sempre. Il calendario è ostico e prevede il doppio confronto col Napoli tra campionato e Coppa Italia, poi la trasferta da scontro diretto in casa della Roma. Torneranno gli squalificati Kessie e Romagnoli, ci sarà probabilmente un Piatek in più, ma una certezza in fondo non è mai mancata a questo Milan: se il quarto posto arriverà sarà merito di tutti, non del singolo. L'unione fa la forza, soprattutto a Milanello.
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