"Conte è uno dei migliori al mondo: all'Inter farà grandi cose, se lo merita". Se Nemanja Matic avesse pure aggiunto un "mi piacerebbe ritornare da lui" il quadro sarebbe stato completo. L'essersi limitato all'elogio pubblico del tecnico con cui ha conquistato la Premier ai tempi del Chelsea non toglie però alle sue parole il sapore di un'autocandidatura: come dire, Mister, se servo io ci sono. D'altra parte il centrocampista serbo, già più volte accostato all'Inter, continua a vivere ai margini in un Manchester United che fatica in Inghilterra ma non fa affidamento su di lui. Infortuni a parte, l'attuale stagione di Matic è stata veramente avara di apparizioni e soddisfazioni. In un'Inter che cerca esperienza a centrocampo e deve fare i conti in questo momento con qualche difficoltà sul fronte Vidal, non è detto che proprio il serbo non sia una di quelle "opportunità da cogliere" di cui spesso ha parlato Beppe Marotta.
Per Matic "Conte è tatticamente uno dei più grandi al mondo." In più "ha una capacità unica di analizzare gli avversari" e se non bastasse "riesce a far correre i suoi uomini per 95 minuti". A coronamento del tutto un amore per il suo lavoro unico: "E' pazzo per il calcio, un grande professionista che la vora 24 ore al giorno". Una sviolinata senza se e senza ma che, come detto, suona come un'autocandidatura. Certo, Conte ha al momento come primo obiettivo un altro suo ex, Arturo Vidal, ma la trattativa con il Barcellona non è semplicissima. Il club catalano vuole la cessione a titolo definitivo e valuta il cileno tra i 20 e i 25 milioni: cifra che l'Inter non intende sborsare, almeno subito, proponendo la formula del prestito con diritto di riscatto. Le parti sono al lavoro proprio in questi giorni e se le distanze dovessero persistere, ecco che l'ipotesi Matic potrebbe riprendere nuovamente peso.