Dirt Rally 2.0 è pronto a farvi innamorare delle derapate

Abbiamo provato in anteprima l'attesissimo gioco di guida automobilistica in fuoristrada

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Meno di un mese e poi i fan di Dirt Rally potranno mettere le mani sul nuovpo capitolo di una delle saghe motoristiche più amate di sempre. Il 26 febbraio, infatti, arriverà finalmente Dirt Rally 2.0 (per PS4, Xbox One e PC), attesissimo gioco di guida automobilistica, che ha fatto del realismo il suo credo. Grazie a Koch Media e Codemaster, abbiamo avuto modo di provarlo in anteprima alla Microsoft House di Milano, alla presenza del chief games designer Ross Growing e del consulente, nonché pilota di rally e campione di eSports, Jon Armstrong.

La voglia di mettersi al volante era tanta e anche per questo all'evento si è pensato più ai fatti che alle parole. Diciamo solo che gli sviluppatori si sono concentrati su quattro punti chiave per far fare un ulteriore salto in avanti a Dirt Rally: migliorare la guidabilità, perfezionare l'aspetto grafico della superficie stradale, sia asfaltata sia non, introdurre la possibilità di scelta della mescola delle gomme e, naturalmente, offrire la possiblità di spaziare tra gare di rally classico e di rallycross. Proprio quest'ultimo è il plus del gioco, che vanta la licenza ufficiale Fia con piloti, auto e tracciati del campionato mondiale RX. Nonostante si sia trattato solo di una prima impressione, il risultato ci è sembrato davvero eccellente. Non ci sono novità eclatanti (scelta degli pneumatici a parte, ma su questo saremo più precisi in occasione della recensione), ma il livello di simulazione raggiunto è in questo momento il massimo quando si parla di rally. Le sensazioni con in mano il volante sono molto vicinie a quelle che si provano dal vivo grazie a una scorrevolezza esemplare e a un dettaglio grafico e sonoro di primordine. Qualunque visione si scelga, l'impressione è che il divario tra realtà e finzione sia sempre più sottile.

Anche con in mano un pad. Sì, perché è vero che provare un gioco di guida con un volante è il non plus ultra, ma non è detto che tutti ne abbiano uno a disposizione. Per questo abbiamo voluto verificare quali fossero le sensazioni utilizzando un controller tradizionale. E il risultato è stato davvero positivo, perché se è innegabile che manchi il brivido della sterzata e della controsterzata (davvero ineguagliabile), lo è altrettanto che la distanza tra le due modalità è meno ampia di quanto si possa credere.Il parco auto è poi ben ampio e vi permette di scegliere tra mezzi che hanno fatto la storia come Lancia, Abarth o Audi, e quelli del presente. Un po' meno vario il numero di piste e tracciati sui cui sfogare la propria voglia di dare gas.Senza dimenticare, comunque, che la possibilità di correre il Mondiale Rallycross accanto ai campioni della specialità aggiunge adrenalina all'adrenalina. Insomma, le sfide a suon di sportellate sono la ciliegina sulla torta (ma per qualcuno anche il piatto forte) di un Dirt Rally 2.0, che pare proprio aver fatto centro.

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