Presenti entrambi alla conferenza stampa organizzata a Trezzo sull'Adda durante la quale è stato annunciato il nuovo accordo tra Inter, Milan e 'Fratelli Beretta', l'amministratore delegato dei nerazzurri, Alessandro Antonello, e il presidente dei rossoneri, Paolo Scaroni, hanno annunciato grandi novità circa lo stadio dei due club. "San Siro è un bel campo, ma dobbiamo fare tante cose - ha detto Scaroni - Abbiamo lanciato il progetto insieme all'Inter e l'inversione a U del Milan, che in un primo momento aveva detto di andare un po' per i fatti suoi invece di andare avanti col club nerazzurro, l'ho un po' pilotata io" ha spiegato. "A differenza di Roma - ha aggiunto il presidente - chi è tifoso del Milan non odia chi tifa Inter. Io non la penso così: un giorno dinanzi a tifosi rossoneri ho detto che se vedo una gara di Champions in cui si sfidano Inter e Tottenham, e il Milan non c'è, io tengo per l'Inter. Noi non abbiamo a Milano questa antitesi, per fortuna. Ora ci siamo lanciati insieme in questo progetto stadio e ci credo moltissimo, avremo lo stadio più bello del mondo".
"Avvaloro quanto detto dal presidente Scaroni - gli ha fatto eco Antonello - spingevamo da tempo per uno stadio all’avanguardia. La città sta crescendo più di ogni altra città europea. Dobbiamo darle un impianto all’altezza. Siamo fiduciosi, vogliamo proseguire in tempi veloci. Sappiamo che ci saranno problemi, ma speriamo di avere risposte dal Comune sul progetto in tempi brevi". "Smentisco che ci sia una gestione difficoltosa - ha aggiunto l'ad nerazzurro - Siamo l’unico esempio in Europa di gestione comune di un impianto che switcha ogni tre giorni secondo le esigenze dei due club. Dimostriamo di poter gestire un impianto da 75mila persone con dei limiti architettonici. Stiamo pensando a un progetto comune per un impianto all’altezza. Abbiamo firmato un protocollo d’intesa il 23 ottobre, stiamo coinvolgendo advisor al massimo livello. Abbiamo presentato un’idea al Comune, ma dobbiamo definire alcuni dettagli. Il valore economico in sé dell’accordo non ha grande rilevanza, conta come valore della partnership aver raggiunto un accordo insieme. Abbiamo già raggiunto altri accordi in precedenza per lo stadio e andremo avanti così. Stiamo immaginando una capienza ridotta perché la capienza media dei due club è di 60mila posti, ci sono solo 5-6 gare sold out all’anno. Ma conta più il servizio che la numerica. Più piccolo magari, ma che sia un’eccellenza".
“Noi non abbiamo presentato un progetto, ma la progettualità - chiarisce ancora Scaroni - Non c’è solo lo stadio, ma anche altre situazioni. Abbiamo presentato una proposta complessiva con le due ipotesi: stadio nuovo e ammodernamento di San Siro. Vogliamo dare uno stadio di grande livello a Milano, che faccia di Milano la capitale del calcio . Forse nuovo sarebbe più facile, ma ci sono anche ristrutturazioni di livello come Anfield. Nei prossimi mesi ne sapremo di più".