Domink Paris è campione del mondo di Super G. Fantastico l'azzurro che ad Aare, con il pettorale numero 3, ha sbaragliato la concorrenza con una prova senza troppe sbavature. Seconda medaglia in carriera ai Mondiali per lo sciatore di Merano dopo l'argento in discesa di Schladming 2013. Argento a pari merito per Clarey e Kriechmayr a +0.09. Quarta posizione per un bravo Innerhofer che ha sfiorato il podio (+0.35).
È ancora festa Italia ai Mondiali di Aare. Il pettorale numero 3 porta bene agli azzurri e dopo l'argento di Sofia Goggia è arrivato il fantastico oro di Dominik Paris nel Super G maschile. Dove tanti hanno sbagliato, lo sciatore di Merano è stato il più preciso limitando le sbavature solo alla parte finale. Partito con pochissimi riferimenti da parte degli avversari, nei passaggi chiave ha sfruttato la sua forza e la sua intelligenza. Linee precise che l'hanno portato al traguardo davanti a tutti in 1:24.20. Questa pista regala un'altra gioia immensa all'Italia: qui nel 2007 Patrick Staudacher, che ora è nello staff tecnico, ha vinto il Mondiale sempre in Super G. Era il 6 febbraio, proprio come oggi: il destino che ritorno, una coincidenza pazzesca. E Paris, forse, lo sapeva.
Poi vedere gli avversari scendere dal corner del leader è stata una sofferenza perché nella parte finale si facevano minacciosi, ma nessuno è riuscito a mettergli gli sci davanti. Johan Clarey, che a 38 anni sta vivendo una seconda giovinezza, e Vincent Kriechmayr, il grande favorito, si sono avvicinati, ma si sono fermati a 9 centesimi andandosi a prendere l'argento a pari merito. Per il francese anche il record di essere il più "vecchio" medagliato ai Mondiali della storia.
Nessun bronzo e grande peccato per Christof Innerhofer che ha chiusto al quarto posto. L'azzurro, sceso con il 18, si è mangiato l'occasione di mettersi al collo una medaglia nella parte centrale. La grande prova dell'Italia, come squadra, si è conclusa con l'ottavo posto per un ottimo Mattio Casse (+0-50), mentre Matteo Marsaglia non è riuscito ad arrivare al traguardo con il salto di una porta.