È lì, da Settembre 2017. Fermo, non si muove, anzi aspetta che al suo interno si muovano per farlo esplodere di gioia o implodere di tristezza. Il Wanda Metropolitano, l'Atletico Madrid. Due settimane da oggi, per la precisione da stasera alle 21. Mai tanta attesa per un ottavo di finale e sarà perchè un Atletico-Juve la potresti teoricamente mettere in ogni turno da lì in avanti. Lo ha deciso un sorteggio, insomma il caso, non la programmazione. In quella ci starebbe di andare oltre, fino in fondo o fino alla fine per usare slogan consueto.
Teste basse nell'altra Madrid dopo la sconfitta di Siviglia, dopo essere finiti a meno sei Barcellona fermato in casa dal Valencia, teste comunque alte invece alla Juve, dopo che il Napoli si è preso due punti arrivando a meno nove.
Condizione psicologica un pò differente, ma due settimane possono cambiare qualunque cosa anche dal punto di vista fisico correndo sul sottile equilibrio tra positivo e negativo.
Bernardeschi subito con il gruppo da ieri, problema praticamente mai nato. Chiellini in Nazionale ieri l'altro e alla Continassa ieri. Palestra e poi differenziato come da tabella, che per Juve-Frosinone di venerdì 15 vorrebbe farlo entrare nei convocati per poi farlo farlo entrare in campo magari a partita in corso. Barzagli meglio, ma si parla di fine febbraio, quindi oltre andata di Champions, e poi Bonucci da cui poco filtra se non che, al netto di dovuta precauzione, ci sono grande impegno e volontà per esserci al di là della splendida scossa di adrenalina e ben altro che di nome fa Matilda, nata ieri. Si chiuda per il momento con Douglas Costa il cui male è minore, risentimento agli adduttori, il cui male poteva essere peggiore (basta guardare la foto della sua macchina) e la cui leggerezza è stata questa una decina di ore dopo. Parigi, compleanno di Neymar. Leggerezza appunto e niente multa, ma insomma "non farlo più" e comunque disponibile in meno di 10 giorni, in tempo per il Wanda Metropolitano che è lì che aspetta.