Niente bis per Dominik Paris che nella discesa del Mondiale di Aare è stato tradito dalla nebbia e dalla neve finendo sesto. Le condizioni proibitive, al limite del regolamento, hanno premiato Kjetil Jansrud che si è laureto campione del mondo. Il norvegese, con due dita della mano rotte, è stato perfetto e ha battuto per soli due centesimi il compagno e amico Aksel Lund Svindal all'ultima gara della carriera. Bronzo per Kriechmayr.
Una discesa farsa: prima il vento, poi la nebbia e infine la neve. La gara iridata di Aare è stata condizionata dal maltempo e, dopo due rinvii, si è deciso di diputarla in condizioni proibitive con la partenza uguale a quella del Super G. Una mini discesa di 1:19.98, il tempo del vincitore Jansrud, con visibilità al limite del regolamento. Un vero peccato perché la discesa del Mondiale avrebbe meritato una cornice migliore.
Non è riuscita l'impresa a Dominik Paris di bissare l'oro del Super G. L'azzurro, partito con il pettorale numero 13, dopo essere stato il più veloce nella parte alta, è incappato in un errore di linea sul passaggio chiave che l'ha portato ad accumulare un ritardo di 74 centesimi al traguardo dal vincitore. Discorso simile per Christof Innerhofer che ha chiuso in undicesima posizione a 99 centesimi non riuscendo a sviluppare velocità in vista dell'arrivo. Tredicesimo Matteo Marsaglia a un secondo e 17 centesimi, mentre Mattia Casse ha terminato diciassettesimo.
È grande festa Norvegia con Jansrud che ha conquistato il suo primo titolo Mondiale con una grande prova. Eroico il norvegese che con due dita rotte della mano è andato oltre al dolore mettendosi al collo un oro fantastico. Una storia bellissima come quella di Svindal che all'ultima gara della carriera si è portato a casa un argento bellissimo per soli due centesimi. Grandi sorrisi e abbracci tra i due amici e compagni: il giusto riconoscimento a due carriere da campioni.
Bronzo per l'austriaco Kriechmayr che dopo l'argento in Super G è salito un'altra volta sul podio con 33 centesimi di ritardo.