Ora è finita e c'è già un velo di malinconia. Con la medaglia di bronzo della discesa al collo la Regina del circo bianco ha salutato nel migliore dei modi: il giusto riconoscimento per lei che ha rivoluzionato per sempre il mondo dello sci femminile.
Lindsey Vonn si è arresa al dolore, ma ha dimostrato, fino all'ultimo, una carattere da vera Campionessa con la C maiuscola. A 35 anni da compiere il prossimo 18 ottobre la statunitense ha chiuso una carriera pazzesca e i numeri sono qui a testimoniarlo: tre medaglie olimpiche (un oro e due bronzi), otto medaglie mondiali (2 ori, 3 argenti e 3 bronzi), 82 vittorie e quattro Coppe del mondo (2008, 2009, 2010, 2012).
Dati statistici che rendono l'idea, ma c'è molto di più. Lindsey Vonn è diventata negli anni una star Mondiale per via della sua determinazione e del suo carattere genuino. Un'atleta e una donna a 360°: lei è stata la prima a truccarsi in pista e ora tutte lo fanno. L'abbiamo vista indossare tute diverse a ogni gara. L'abbiamo vista piangere ed emozionarsi per infortuni e vittorie. L'abbiamo sentita urlare dal dolore dopo la caduta al Mondiale di Schladming nel 2013 in Super G. L'abbiamo vista ferita, ma sorridente dopo le numerose operazioni. L'abbiamo vista (e apprezzata) anche nei panni della modella. L'abbiamo vista su moltissimi red carpet. L'abbiamo vista sulle riviste di gossip. E qui non si contano i suoi numerosi flirt. Dal matrimonio finito con l'ex sciatore Thomas Vonn ha ereditato il cognome e poi ha fatto la fortuna dei paparazzi. Dalla storia d'amore con Tiger Woods alla presunta relazione, mai confermata, con Lewis Hamilton fino ad arrivare all'attuale fidanzato, l'hockeista PK Subban.
L'abbiamo conosciuta come Kildow e ha iniziato a vincere da giovanissima: il 3 dicembre 2004 la prima gioia in Coppa del mondo nella discesa di Lake Louise, la pista di casa dove avrebbe voluto chiudere la carriera l'inizio della prossima stagione. Un talento incredibile e una forza pazzesca: allenamenti duri e sci e scarponi più "rigidi", impossibili da controllare per le altre tanto che si era parlato anche di farla correre con gli uomini. Un'operazione di marketing che poi non si è realizzata. Per anni non ha avuto rivali in pista, poi gli infortuni. Tanti, troppi, che l'hanno condizionata e hanno reso irraggiungibile il record di 86 vittorie di Ingemar Stenmark. Ora, praticamente senza cartilagine alle ginocchia, ha dovuto dire basta per preservare il suo fisico. "Sono vecchia e non sono Tom Brady", il saluto al circo bianco. Non ha alzato il Super Bowl, ma si è messa al collo una splendida medaglia di bronzo. Un risultato che, purtroppo, non le farà cambiare idea. L'inchino dopo aver tagliato il traguardo nella discesa di Aare resterà nella storia. Grazie Lindsey!
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