Dramma Sala, effettuata l'autopsia

Lo sfortunato attaccante argentino riconosciuto solo grazie alle impronte digitali

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Emiliano Sala, lo sfortunato attaccante argentino precipitato nel canale della Manica il 21 gennaio mentre era in volo da Nantes a Cardiff, è morto a causa di "ferite alla testa e al busto" e, dopo che il suo corpo è stato estratto dal velivolo il 4 febbraio, è stato identificato solo grazie alle impronte digitali. Lo ha rivelato l'autopsia dopo l'apertura di un'inchiesta sul suo decesso nel Dorset.

Una relazione completa della Air Investigation Branch non sarà pubblicata per un periodo da 6 a 12 mesi, ma una relazione intermedia dovrà essere presentata entro due settimane. Intanto non si dà pace la famiglia di David Ibbotson, il pilota che guidava il piper Malibu N264DB precipitato nella Manica.

La figlia Danielle ha detto oggi a Good Morning Britain che la famiglia ha finora raccolto 140.000 sterline per finanziare un'operazione di ricerca che costerà più del doppio di quella somma. "Se hai speranza, non dovresti arrenderti - ha detto - Lui non smetterebbe di cercarmi". Le fa eco la signora Ibbotson. "Sappiamo che se ne è andato, ma lo rivogliamo indietro - l'appello della moglie Nora - Sappiamo che è morto ma lo vogliamo a casa. È stato un ottimo marito, ci ha sempre supportato ed era la nostra roccia. Ci sentiamo come se fosse appena uscito da solo in questo momento. So che le condizioni meteo non sono delle migliori ed il mare è pericoloso, ma abbiamo bisogno di un'ultima occhiata".

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